YORU NO KAWA
T. alt.: Undercurrent. Sog.: Hisao Sawano. Scen.: Sumie Tanaka. F.: Kazuo Miyagawa. Scgf.: Akira Naito. Mus.: Sei Ikeno. Int.: Fujiko Yamamoto (Kiwa), Ken Uehara (il professor Takemura), Michiko Ono (Miyoko), Kazuko Ichikawa (Atsuko), Michiko Ai (Setsuko), Keizo Kawasaki (Goro Okamoto), Eijiro Tono (Yujiro Funaki), Shunji Natsume (Seikichi), Eitaro Ozawa (Omiya). Prod.: Daiei. 35mm. Col.
Scheda Film
Tra il 1951 e il 1960 Yoshimura girò una straordinaria serie di film ambientati a Kyoto, l’antica capitale del Giappone, e incentrati su figure di lavoratrici le cui vicende permettevano di esplorare i dilemmi di un paese in preda agli spasimi di un cambiamento rapido e irreversibile. A sceneggiare questo film fu una donna, Sumie Tanaka, che con la sua sensibilità contribuì probabilmente a rendere con particolare intensità ciò che Hitoaki Kono ha definito “un nuovo tipo di donna di Kyoto”. Attraverso la storia della relazione tra una stilista di kimono e uno scienziato sposato, il film esplora in maniera convincente lo scontro tra tradizione e modernità nel dopoguerra.
Oltre a essere uno dei film più commoventi di Yoshimura, Yoru no Kawa è anche una delle sue opere di maggior impatto visivo: suo primo film a colori, sfrutta appieno le potenzialità della nuova tecnologia. Il direttore della fotografia Kazuo Miyagawa si ispira ai colori delle fantasie sartoriali create dalla protagonista riflettendo ciò che Derek Owen definisce “le note più tetre delle vicende amorose dell’eroina” e insieme rimandando a un sottotesto politico: lo stesso Yoshimura associa esplicitamente lo straordinario utilizzo del rosso, del bianco e del blu ai valori di “libertà, uguaglianza e fratellanza”. Miyagawa descrisse la città di Kyoto come “il sogno di un regista”, e la sua magnifica fotografia riproduce la bellezza di paesaggi urbani, ancora ampiamente caratterizzati delle storiche architetture in legno.