WOMEN IN LOVE

Ken Russell

Sog.: dal romanzo omonimo di D.H. Lawrence. Scen.: Larry Kramer. F.: Billy Williams. M.: Michael Bradsell. Scgf.: Ken Jones. Mus.: Georges Delerue. Int.: Alan Bates (Rupert Birkin), Oliver Reed (Gerald Crich), Glenda Jackson (Gudrun Brangwen), Jennie Linden (Ursula Brangwen), Eleanor Bron (Hermione Roddice), Alan Webb (Thomas Crich), Vladek Sheybal (Loerke), Catherine Willmer (Laura Crich). Prod.: Larry Kramer, Martin Rosen per Brandywine Productions. DCP. D.: 131’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La prima importante opera autoriale di Ken Russell è una visione lirica d’amore e morte ambientata in una Gran Bretagna flagellata dalla Prima guerra mondiale. Il film, tratto dal romanzo di D.H. Lawrence, traspone la trama nella decadenza e nel tumulto emotivo del primo dopoguerra seguendo le vicende di due coppie che si ritrovano intrappolate tra convenzioni sociali e desiderio di esplorare lo stile di vita bohémien. Il rigoglioso paesaggio inglese offre uno sfondo lussureggiante ai protagonisti, che sperimentano un contatto diretto e sensuale con la natura alla ricerca dell’amore ma senza sapere cosa esso significhi. Questo genere di ambiguità era in sintonia con il pubblico dei tardi anni Sessanta, forse inizialmente attratto dalle allusioni erotiche della scena di lotta tra i due uomini nudi ma poi conquistato dall’interpretazione da Oscar di Glenda Jackson, dai vivaci costumi di Shirley Russell e dalle splendide immagini e dagli effetti di luce del direttore della fotografia Billy Williams.

La nuova versione rimasterizzata, effettuata sotto la supervisione dello stesso Williams, restituisce lo splendore originale al colore e alla grana del film.

Josephine Botting

Ho tralasciato molto [del libro] perché i distributori non vedono di buon occhio i film che durano ventiquattro ore, ma anche perché Lawrence ribadisce otto volte in diverse forme la sua filosofia dell’amore basata sull’“unione nella separazione”. Io ho pensato che nel film due volte fossero sufficienti perché il pubblico capisse. Quando si legge un libro lo si interrompe più volte per poi riprenderlo, e quindi immagino che Lawrence fosse costretto a ricordare ai lettori il suo concetto, ma quando bisogna condensare il tutto in due ore non funziona. Lo stesso vale per altre sue tematiche. Il capitolo intitolato Coniglio, per esempio. Siamo stati criticati per averlo escluso, ma essenzialmente dice la stessa cosa della sequenza sul treno e il cavallo. Il coniglio lo abbiamo pure filmato, ma in sede di montaggio finale è risultato ovviamente superfluo e lo abbiamo tagliato.

Ken Russell, in John Baxter, An Appalling Talent: Ken Russell, Michael Joseph, Londra 1973

 

La recensione su Cinefilia Ritrovata

Copia proveniente da

Per concessione di Metro Goldwyn Mayer e Park Circus. Restaurato in 4K nel 2016 da BFI – National Archive a partire al negativo camera originale e da master sonori magnetici a tre piste