WANDERUNG IN EINER MECHAN. WERKSTÄTTE

Prod.: Bild- und Filmamt (BUFA)  35mm. L.: 94 m. D.: 5’ a 16 f/s. Bn

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La scena iniziale, un gruppo di lavoratori all’uscita di una fabbrica, ci ricorda una delle scene più celebri del cinema delle origini. E proprio come nel film realizzato dai fratelli Lumière nel 1895, quel gruppo è costituito principalmente da donne. La differenza, come si capisce in seguito, sta nel fatto che nel 1917 le donne che lavorano nella berlinese AEG fabbricano granate! In tempi difficili i tradizionali ruoli di genere diventano più flessibili, e a tre anni dall’inizio della guerra era perfettamente naturale trovare donne che svolgevano, e anche ottimamente, ‘lavori da uomini’. Quando è in gioco la sopravvivenza, l’uguaglianza tra i sessi appare come un fatto ovvio e innegabile, anche se questa interpretazione può essere discussa. Ma si sa: i film più interessanti provocano sempre accesi dibattiti.

Karl Wratschko

Copia proveniente da