THIS GUN FOR HIRE

Frank Tuttle

Sog.: dal romanzo A Gun for Sale (Una pistola in vendita, 1936) di Graham Greene. Scen.: Albert Maltz, W.R. Burnett. F.: John F. Seitz. M.: Archie Marshek. Scgf.: Hans Dreier, Robert Usher. Mus.: David Buttolph. Int.: Alan Ladd (Philip Raven), Veronica Lake (Ellen Graham), Robert Preston (Michael Crane), Laird Cregar (Willard Gates), Tully Marshall (Alvin Brewster), Marc Lawrence (Tommy). Prod.: Richard M. Blumenthal per Paramount Pictures. DCP

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

“Uccidere non gli faceva impressione. Per Raven era un nuovo lavoro, tutto qui”. È l’incipit del romanzo di Graham Greene su un killer col labbro leporino assoldato per assassinare un ministro ma ingannato dal proprio committente. Furioso, Raven cerca vendetta mentre la polizia gli sta alle costole. Abile nel trasporre sullo schermo molti dettagli del libro, Tuttle ha anche il merito di aver inventato il personaggio cinematografico del killer angelico, lavorando sull’immagine dello sfigurato Raven per trasformarlo in un messaggero di morte al tempo stesso affascinante e distruttivo. (L’azione viene inoltre trasferita dall’Inghilterra prebellica alla California in tempo di guerra). Tuttle godette di una libertà senza precedenti nella stesura del trattamento. La Paramount si era aggiudicata i diritti del romanzo al momento della pubblicazione, nel 1936, ma poi l’aveva abbandonato giudicandolo non adatto alla trasposizione cinematografica. Tuttle invita inoltre lo scrittore comunista Albert Maltz a collaborare alla sceneggiatura – una “sintonia di mentalità” la definirà Maltz, al suo primo lavoro a Hollywood. E sempre a Tuttle si deve la scelta dello sconosciuto Alan Ladd per il ruolo del protagonista, risparmiando a Raven deturpazioni scioccanti (gli diede solo un’andatura leggermente claudicante e una malformazione al polso) ma rivelandone senza compromessi il passato oscuro e la personalità violenta, enfatizzata mostrandolo nell’atto di uccidere un poliziotto e strangolare un gatto. Lo spostamento inatteso del peso del film su Raven dispiacque alla coprotagonista Veronica Lake, che anche per questo si allontanò da Tuttle e Ladd. Malgrado gli attriti sul set, l’affiatamento tra i due protagonisti trasparì così nettamente durante la visione dei giornalieri che i due furono ingaggiati anche per The Glass Key (Stuart Heisler) – il secondo dei quattro film interpretati insieme – prima che This Gun for Hire uscisse nel maggio del 1942 riscuotendo un enorme successo. Tra i vari omaggi e remake il più sublime resta quello di Jean-Pierre Melville con Frank Costello faccia d’angelo, il cui imperturbabile killer ci ricorda quanto sia rimasto impresso nella memoria cinematografica il nuovo antieroe del cinema americano creato da Tuttle.

Ehsan Khoshbakht

 

La recensione su Cinefilia Ritrovata

Copia proveniente da

per concessione di Park Circus