THE VILLAGE DETECTIVE: A SONG CYCLE

Bill Morrison

M.: Bill Morrison. Mus.: David Lang. Prod.: Bill Morrison, Maria Vinogradova in collaborazione con Picture Palace Pictures. DCP. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Nel luglio del 2016 ho ricevuto una mail dal compositore islandese Jóhann Jóhannsson, il quale aveva saputo che un pescatore aveva trovato nella sua rete quattro rulli di un film sovietico. I rulli erano stati recuperati a 20 miglia dalla costa occidentale dell’Islanda: in fondo e in mezzo all’Atlantico, non distante da dove s’incontrano le placche continentali, il che significa che sono stati trovati proprio lungo la divisione geologica tra Oriente e Occidente.

Il film, Derevenskij detektiv (1969), non era un film perduto, raro e nemmeno, a mio avviso, particolarmente buono. È ben noto ai russi di una certa età, e viene ancora trasmesso abbastanza regolarmente dalla televisione nazionale. Ho saputo che il suo protagonista, Michail Žarov, aveva avuto una carriera straordinariamente lunga e prolifica, al cinema e a teatro.

Dato che spesso creo film nuovi da vecchi film abbandonati, volevo saperne di più. L’anno successivo sono andato in Islanda e a Mosca. In Islanda ho intervistato il pescatore Gisli Gylfason e l’archivista Erlendur Sveinsson che aveva recuperato il film. E a Mosca ho intervistato il curatore Peter Bagrov, che mi ha guidato in un’approfondita esplorazione della filmografia di Žarov.

Jóhann è scomparso tragicamente a quarantotto anni nel febbraio 2018, e io ho iniziato a pensare al film che stavo facendo come a un film sulla mortalità e l’immortalità. Su quello che ci lasciamo alle spalle, e sul suo riflettere il mondo in cui vivevamo. Su ciò che costituisce una vita, e sui vascelli che la portano attraverso questo mondo e nell’altro.

Pensando a tutto questo sono andato dal mio amico e frequente collaboratore David Lang con il progetto di The Village Detective: A Song Cycle. A ispirare David è stato il fatto che, dopo essere rimasto in fondo e in mezzo all’Atlantico per quasi cinquant’anni, questo film avesse nuove storie da raccontare. Ci è venuta l’idea di una colonna sonora per una sola fisarmonica – un solo paio di polmoni che si tuffa nell’oceano per portare a galla questa storia e ridare vita a un film arcaico. La musica straordinaria che David ha composto coglie perfettamente questo, e la bellissima, tragica e inesorabile deriva del tempo.

Bill Morrison

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