THE NIGHT OF LOVE

George Fitzmaurice

tr. l.: La notte dell’amore, F.: George Barnes, Thomas Brannigan. Sc.: Lenore J. Coffee. Scgf.: Karl Oscar Borg. In.: Ronald Colman (Montero), Vilma Banky (Principessa Marie), Montagu Love (Duca de la Garde), Natalie Kingston (Donna Beatriz), John George (il burlone), B. Hyman, Gibson Gowland (i banditi), Laska Winters (la sposa rom), Sally Rand (un ballerino rom). P.: Samuel Goldwyn Inc. 35mm. L.: 2234m. D.: 84’ a 24 f/s.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Vilma Bausly, nata il 9 gennaio 1898 a Haygroog in Ungheria, tra il suo esordio nel 1920 e il 1925 riesce ad affermarsi come una delle attrici europee più popolari, tra Berlino, Vienna e Parigi. Benché oggi quasi tutti i film di questo periodo sembrino andati perduti, ad eccezione di L’Image (1925) di Jacques Feyder e Le Roi du Cirque (1925) ultima interpretazione di Max Linder (suicidatosi subito dopo averlo terminato), le cronache d’epoca sono piene di elogi per film come Hotel Potëmkin (1924) di Max Neufeld o Das erbotene Land (1924) di Friedrich Féher, da un romanzo di Felix Salten, dove Vilma è l’apprezzata protagonista. In giro per l’Europa a caccia di talenti, Samuel Goldwyn ebbe l’occasione di vedere delle fotografie della Banky, in un cinema di Vienna, rimase incantato davanti alla bellezza dell’attrice in Das schöne Abenteuer (1923) che comperò e successivamente presentò in America come The Lady from Paris, infine si recò a Budapest, dove, a suon di dollari, la convinse a firmare un contratto quinquennale. Il primo film a Hollywood fu The Dark Angel (1925), in coppia con Ronald Colman, giovane attore inglese in rapida ascesa. Quindi, Vilma viene “prestata” da Goldwyn alla United Artists dove gira due film insieme a Rodolfo Valentino, The Eagle (1925) e The Son of the Sheik (1926). Quindi, tornata alla casa-madre, realizza altre tre pellicole con Colman: il western The Winning of Barbara Worth (1926), nel quale compare anche un giovanissimo Gary Cooper, The Night of Love (1927) e The Magic Flame (1927). E mentre tutto faceva supporre che Vilma e Colman se l’intendessero anche nella vita privata, l’attrice si sposava invece con Rod La Roque. Il loro matrimonio è durato 42 anni e finì solo con la morte di lui. Vilma recitò ancora in qualche film, ma col sonoro, il forte accento che le lezioni di dizione non erano riuscite a togliere, non le permise ulteriori sviluppi.

Vittorio Martinelli

Eroina romantica ma non angelicata, è perfetta per film in costume come The Night of Love (George Fitzmaurice, 1927), adattamento di un testo di Calderon de la Barca, scritto da Lenore Coffee, una sorta di Robin Hood spagnolo. Un po’ come in The Son of the Sheik, interpreta la donna bianca aristocratica, tenuta prigioniera da un focoso Ronald Colman (Montero), esotico figlio del re degli zingari diventato bandito, di cui ovviamente si innamora, pur essendo sposata a Montagu Love (il duca de la Garda), colui che ha costretto Montero al banditismo, avendo imposto lo ius primae noctis alla sua ragazza, che piuttosto di cedere, si era suicidata. L’erotismo in costume è un pezzo forte del cinema americano degli anni Venti, che permette di spostare il desiderio e la trasgressione nel passato e in un ambiente esotico, ammantandoli magari di cultura, e scatenandosi in produzioni spettacolari dai costumi sontuosi quanto, a volte, inverosimili.

Giuliana Muscio, “Girls, Ladies, Stars”, Cinegrafie, n. 13, 2000

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