THE BUS

Haskell Wexler

F.: Haskell Wexler. M.: Conrad Bentzen. Mus.: Richard Markowitz. Prod.: Haskell Wexler. 35mm. D.: 62’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Tra i tanti momenti cruciali che colgono il radicale cambiamento del movimento per i diritti civili, la Marcia su Washington per il lavoro e la libertà nell’estate del 1963 è uno dei più decisivi, poiché con i suoi oltre 200.000 partecipanti rappresenta una delle più grandi manifestazioni per i diritti umani mai registrate negli Stati Uniti. The Bus di Haskell Wexler (19222015), attivista instancabile e direttore della fotografia vincitore di due premi Oscar, dà spazio e voce ai volti anonimi presenti alla Marcia, documentando nei più intimi dettagli la storia di un piccolo gruppo di individui che attraversa il paese per radunarsi all’ombra del Monumento di Washington e chiedere uguaglianza e diritti umani per gli afro-americani.
Autofinanziato, prodotto e fotografato da Wexler con una troupe ridotta all’osso che comprende i filmmaker Nell Cox e Mike Butler, questo documentario vérité inizia a San Francisco, dove un gruppo razzialmente integrato composto da trentasette persone, giovani e anziane, s’imbarca in un viaggio di andata e ritorno di tre giorni organizzato dal Congress of Racial Equality. Utilizzando uno stile di ripresa naturale e discreto, Wexler e la sua cinepresa 16mm Auricon con registrazione diretta su sonoro ottico filmano i loro soggetti senza che questi prendano atto della loro presenza (o, apparentemente, se ne accorgano), mentre scambi animati e piccoli ma straordinari momenti di candore vengono fissati su pellicola durante il viaggio: un anziano signore racconta con calma come una folla di bianchi abbia tentato di ucciderlo l’ultima volta che è stato a Washington, decenni prima; un autista d’autobus bianco, alleato dichiarato della causa, è preoccupato che la portata della protesta possa causare grande ansia negli americani bianchi; un giovane afro-americano rimprovera con fervore i suoi compagni di viaggio quando questi mostrano apprensione per una fermata sconosciuta, temendo il confronto con la rabbia dei bianchi. Il risultato collettivo di tali scene è un film di grande importanza, una testimonianza dei volti e delle voci comuni che furono alla base di un momento fondamentale della storia statunitense. Per gli storici del cinema The Bus è anche un esempio cruciale della formazione iniziale di Wexler, avviato a diventare un singolare artista cinematografico di fama mondiale.

Mark Quigley e John H. Mitchell

Copia proveniente da

Restaurato nel 2021 da UCLA Film & Television Archive presso i laboratori The PHI Stoa Film Lab, Roundabout Entertainment, DJ Audio e Simon Daniel Sound, a partire dai negativi originali 16mm A/B, da un controtipo immagine negativo e da una copia 35mm. Con il sostegno di National Film Preservation Foundation.