TEPEYAC
Scen.: Carlos E. González, José Manuel Ramos. F.: Ladislao Cortés. Int.: Roberto Arroyo Carrillo (Carlos Fernández), Pilar Cota (Lupita Flores), Beatriz de Córdova (Virgen de Guadalupe), Luis García Carrillo (missionario), Carlos E. González (missionario), Gabriel Montiel (Juan Diego). Prod.: Films Colonial DCP. D.: 63’. Bn
Scheda Film
Tepeyac è il più antico lungometraggio muto messicano a essersi conservato. La Films Colonial, che produsse un solo altro film (Confesión trágica del 1919), lo realizzò nel 1917, all’inizio della prima età dell’oro del cinema messicano. Quando la produzione in Europa sostanzialmente si arrestò e le esportazioni di film dagli Stati Uniti al Sud America si ridussero a causa della guerra, i messicani approfittarono dell’occasione per sviluppare un cinema narrativo nazionale: film di finzione ambientati in Messico che raccontavano ai messicani storie sul loro popolo e i loro costumi.
Il film si apre con una donna che nell’ansiosa attesa di ricevere dall’Europa notizie del fidanzato trova soccorso nella storia della Vergine di Guadalupe. L’apparizione mariana ebbe luogo su una collina a nord di Tenochtitlán, l’odierna Città del Messico. Tepeyac, che significa ‘cima della collina’, era un tempo consacrata al culto di Tonantzin, la dea azteca della terra, del grano e della fertilità. Quando la Spagna sconfisse gli aztechi, la chiesa cattolica intraprese la conquista delle anime della popolazione indigena. La definitiva trasformazione del sito sacro azteco in sito sacro per il cattolicesimo si realizzò il 9 dicembre 1531, data in cui Juan Diego, nato Cuauhtlatoatzin (‘aquila parlante’), raccontò di aver incontrato Nostra Signora di Guadalupe. Dopo quella prima apparizione Diego si recò dal vescovo per comunicargli le istruzioni della Madonna affinché sul Tepeyac fosse costruita una chiesa. Il vescovo Zumárraga non credette al convertito, e così la Vergine apparve nuovamente…
Alla fine della Prima guerra mondiale l’Europa e gli Stati Uniti incrementarono la produzione cinematografica e presto riconquistarono le sale messicane e sudamericane. Il Messico tornò a far sentire la propria voce solo quando il cinema sonoro era già iniziato da un pezzo e le star messicane iniziarono a tornare da Hollywood; fu così che all’inizio della Seconda guerra mondiale il regista messicano Emilio Fernández e il direttore della fotografia Gabriel Figueroa inaugurarono la seconda età dell’oro del cinema messicano.
Shari Kizirian