STRONGROOM

Vernon Sewell

Sog.; Richard Harris. Scen.: Richard Harris, Max Marquis. F.: Basil Emmott. M.: John Trumper. Scgf. : Duncan Sutherland. Mus.: Johnny Gregory. Int.: Colin Gordon (Mr. Spencer), Ann Lynn (Rose Taylor), Derren Nesbitt (Griff), Keith Faulkner (Len Warren), William Morgan Sheppard (Alec Warren), Jack Stewart (sergente McIntyre), Ian Colin (Creighton), John Chappell (John Musgrove). Prod.: Guido Coen per Theatrecraft Films. 35mm. D.: 80’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il thriller poliziesco di Vernon Sewell, costruito come una corsa contro il tempo, è uno dei titoli più notevoli della tradizione dei film britannici di serie B. Girando in tempi stretti per la Theatrecraft Films, Sewell sfruttò con maestria il budget limitato e le poche location disponibili per raccontare con tensione implacabile una rapina finita male, in cui un direttore di banca e la sua segretaria finiscono intrappolati nel caveau mentre l’ossigeno si esaurisce minuto dopo minuto. Negli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta Sewell fu una presenza costante nell’industria britannica del cinema di serie B, anche se inizialmente la sua carriera aveva fatto pensare a un percorso più promettente. Entrò nel mondo del cinema nel 1929 ed ebbe tra i primi mentori Michael Powell: fece parte della troupe che si recò sull’isola scozzese di Foula per girare Ai confini del mondo (1937), e il suo primo film, La flotta d’argento (1943), fu prodotto dalla casa di produzione The Archers di Powell e Pressburger. Negli anni Quaranta Sewell ebbe successo con film di serie A come L’amante della morte (1946) e l’incantevole The Ghosts of Berkeley Square (1947), dopo di che girò soprattutto film di serie B: quasi trenta titoli nei due decenni successivi, spaziando tra thriller, horror, sexploitation e altri generi. Appassionato di vela, Sewell realizzò diversi film a tema nautico, come Ghost Ship (1952) e Dangerous Voyage (1954). Ma aveva un talento particolare per i thriller claustrofobici e cupamente fatalisti, come The Man in The Back Seat (1961), con Derren Nesbitt e Keith Faulkner, in cui l’azione si svolge interamente all’interno di un’automobile. L’accoppiata Nesbitt-Faulkner fu riproposta un anno dopo, con esiti altrettanto sordidi e memorabili, in Strongroom. La reputazione del film, un tempo trascurato, è risorta grazie agli elogi pubblici di Quentin Tarantino, Martin Scorsese ed Edgar Wright.

Copia proveniente da

Restaurato da BFI National Archive presso il laboratorio Haghefilm, a partire da un duplicato positivo combinato 35mm