SON BOLEL’ŠČIKA

Gerbert Rappaport

F.: Sergej Ivanov. Int.: Igor’ Moiseev State Folk Dance Ensemble. Prod.: Lenfil’m · 35mm. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Gli spettacoli filmati – fossero opere, balletti o rappresentazioni teatrali – erano uno dei pezzi forti del cinema sovietico nella prima metà degli anni Cinquanta, andando a popolare un sottogenere che collega gli ultimi anni dell’epoca staliniana con il periodo del Disgelo. In Unione Sovietica il sottogenere è forse stato più importante che altrove: in primo luogo divenne, come i film per ragazzi, una palestra per giovani talenti; in secondo luogo rappresentò uno spazio in cui potevano essere osati, talvolta con successo, esperimenti formali(sti). Il genio sovietico del sottogenere era Gerbert Rappaport, che adattò una celeberrima coreografia di Igor’ Moiseev: il calcio come non si era mai visto, con i giocatori festanti che saltellano come posseduti e un tifoso pazzerello in vena di invasioni di campo.

Olaf Möller

 

Copia proveniente da