RÊVE AU TUSCHINSKI

Jérôme Diamant Berger

Scen.: Jérôme Diamant Berger. M.: Guillaume Diamant-Berger. Mus.: Béatrice Thiriet. Int.: Max von Sydow (Mr. Engel), Patrick Braoudé (Mr. Tuschinski), Béatrice Thiriet (Mrs. Tuschinski). Prod.: Kolam productions nell’ambito della serie Tv Cinémas mytiques. DCP. D.: 52’. Bn e Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Dopo settantacinque anni d’esilio il signor Engel (Max von Sydow) fa ritorno al ‘Palazzo’ del cinema della sua infanzia, il Teatro Tuschinski di Amsterdam. Qui inizia a sognare… Nel sogno inizia una lunga conversazione con Abraham Icek Tuschinski, fondatore del suo ‘Palazzo’ del cinema… Viene così narrata la storia straordinaria di questo teatro e del destino favoloso e tragico del suo creatore.

All’inizio del XX secolo Abraham Icek Tuschinski lascia lo shtetl natale per prendere la strada dell’esilio. Fermatosi a Rotterdam, in attesa di imbarcarsi per gli Stati Uniti organizza una mensa per immigrati. Non partirà mai più: è il punto di partenza di un impero cinematografico infine coronato dal teatro Tuschinski, inaugurato nell’ottobre del 1920: un autentico capolavoro che fonde Art Déco, Art Nouveau e Scuola di Amsterdam.

Il teatro Tuschinski conobbe un successo sfolgorante: per quasi trent’anni di attività brillante e creativa, e malgrado il diffondersi nei Paesi Bassi di una crescente intolleranza, Abraham Tuschinski continuò a nutrire il suo sogno cinematografico senza mai abbandonarlo. Ci vollero l’invasione nazista dei Paesi Bassi e la deportazione e la spoliazione di tutti gli ebrei per porre fine a quel sogno.

Da: Le Film d’Art