POURQUOI PAS!
Scen.: Coline Serreau. F.: Jean-François Robin. M.: Sophie Tatischeff. Scgf.: Denis Martin-Sisteron. Mus.: Jean-Pierre Mas. Int.: Sami Frey (Fernand), Christine Murillo (Alexa), Mario Gonzalez (Louis), Nicole Jamet (Sylvie), Michel Aumont (ispettore), Mathé Souverbie (madre di Sylvie), Jacques Rispal (padre di Louis), Alain Solomon (Roger). Prod.: Claude Faraldo per Dimage e Société Nouvelle de Distribution (SND). DCP. D.: 93’. Col.
Scheda Film
A metà degli anni Settanta Coline Serreau affronta per il suo primo film narrativo tematiche ancora tabù per il cinema francese: la bisessualità e il poliamore. Raccontando il ménage à trois formato da Alexa, Louis e Fernand in una villa di periferia lontana da sguardi indiscreti, Pourquoi pas! scuote le convenzioni sociali.
La sceneggiatura incassa due rifiuti dalla commissione per l’anticipo sugli incassi del CNC – peraltro creata nel 1959 dal ministro della Cultura André Malraux proprio per permettere la realizzazione di film originali difficili da finanziare. La regista non si dà per vinta ed espone il suo progetto ad Antoinette Fouque, una delle pioniere del Movimento di liberazione delle donne, che nel frattempo l’aiuta a girare il documentario Mais qu’est-ce qu’elles veulent? Il terzo passaggio davanti alla commissione, quando un membro della stessa minaccia di dimettersi se Pourquoi pas! non riceverà il sostegno, ha successo. Nel dicembre del 1977 il triangolo amoroso può finalmente realizzarsi sul grande schermo, interpretato con delicatezza da Christine Murillo e Mario Gonzalez, che avranno poi importanti carriere teatrali, e da Sami Frey, lontano dai ruoli abituali di romantico tenebroso.
Acclamato dalla critica, il film riceve numerosi premi e ottiene un buon successo di pubblico, sia in Francia che all’estero. Ma la televisione dell’epoca, uscita solo nel 1975 dal controllo dell’ORTF (Office de Radiodiffusion Télévision Française), non sembra ancora pronta a lasciar entrare nelle case questa utopia gioiosa e sovversiva. France Régions 3 (FR3), che aveva accettato di finanziare una parte del film, si ritira quando scopre che tratta di omosessualità. Non trasmesso, e poi eclissato dal successo fenomenale di Trois hommes et un couffin, Pourquoi pas! cade a poco a poco nell’oblio. Era urgente riscoprire questo film fondamentale e delicatamente sovversivo.
Tristan Brossat