OPÉRATION BÉTON
Scen., M.: Jean-Luc Godard. F.: Adrien Porchet. Int.: Jean-Luc Godard (voce narrante). Prod.: Actua Films. DCP. Bn.
Scheda Film
In primavera, all’improvviso, le cime si sono messe a parlare.
Jean-Luc Godard
Diciamolo chiaramente: se non fosse assodato che è la prima opera cinematografica di Jean-Luc Godard, questo documentario riposerebbe in pace nella sua scatola dove nessuno sarebbe andato a distinguerlo dai suoi anonimi simili. È senza alcun dubbio il solo ‘film di genere’ che Godard abbia mai girato rispettando le regole del suddetto genere. C’è proprio tutto, senza che la minima distanza o distorsione lasci intuire il Godard futuro: la voce fuori campo enfatica e lirica che esalta il gigantismo del cantiere ‘nazionale’, la musica classica come sottofondo sonoro semipermanente, stile montaggio diapositive da circolo ricreativo giovanile. Nelle immagini, che pur nell’accademismo del genere non mancano di ‘tenuta’, Godard sembra molto più affascinato dalle macchine e dalla loro disposizione che dagli uomini che le servono. Il più delle volte essi sono filmati come formiche, con l’eccezione di alcune riprese dal basso in cui Godard, evidentemente, si ricorda dei film russi ammirati alla Cinémathèque e inquadra gli operai svizzeri come eroi proletari. L’intento didattico è riconosciuto esplicitamente: è con massima cura che Godard descrive nei dettagli e rende comprensibile la logica che presiede al funzionamento di tutti gli ingranaggi dell’immenso cantiere. Opération Béton è stato probabilmente il primo e ultimo film in cui Godard ha rispettato scupolosamente l’incarico. Forse proprio perché non c’era alcun incarico e si trattava di suscitarne il bisogno, una volta terminato il film, per rientrare nelle spese!
Alain Bergala, Spécial Godard 30 ans depuis, “Cahiers du cinéma”, horssérie, novembre 1990