NEL NOME DI MARA: STORIA DI UNA DIRETTRICE DI PRODUZIONE

Michela Zegna

Scen.: Michela Zegna. Ricerche d’archivio: Sara Masini, Anna Salogni, Michela Zegna. F.: Margherita Caprilli, Teo Rinaldi. M.: Teo Rinaldi. Prod.: Cineteca di Bologna. DCP. D.: 40’. Bn e Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Le vicende sia private che professionali di Mara sono un esempio di quanto del paese delle meraviglie del cinema si sappia moltissimo, ma da un unico e codificato punto di vista. Il ricordo che la storia della settima arte ha di lei, è legato esclusivamente al cognome che porta, dal peso specifico immenso: Blasetti. Aggirare il monumentale padre, per il quale nutre un amore incondizionato, trovando la propria identità professionale, non è cosa da poco. Mara Blasetti ha imparato il mestiere di segretaria di edizione e aiuto regista, lavorando al suo fianco in ben otto film, dal 1952 (Altri tempi) al 1961 (Io amo, tu ami). Gli ha fatto da sparring partner anche in certe occasioni speciali, quando a Blasetti i produttori chiedevano di girare le scene di massa (La grande guerra, Mario Monicelli, 1959) o spettacolari (I due nemici, Guy Hamilton, 1961). Il talento organizzativo di Mara non sfugge al direttore di produzione Antonio Altoviti (Europa di notte, Alessandro Blasetti, 1959) e neppure ai fratelli De Laurentiis che notano la sua dedizione e bravura, proprio quando Alessandro gira per Monicelli e Hamilton. Mara viene catapultata nel settore della produzione internazionale, nel centro nevralgico dove si costituiscono le forze per far nascere film che hanno le potenzialità di essere distribuiti in tutto il mondo: Carlo Ponti, 20th Century Fox, Paramount e Columbia Pictures. Le produzioni italiane la snobbano perché il potere è tenuto saldamente in mano a uomini che non credono che una donna possa dirigerli. La storia di emancipazione di Mara Blasetti inizia qui.

Michela Zegna

Grazie al progetto di ricerca Women in Italian Film Production: Industrial Histories and Gendered Labour, ideato da Warwick e Oxford Brookes University, in collaborazione con Cineteca di Bologna e sostenuto da Arts and Humanities Research Council, è stato possibile riscoprire la carriera di Mara Blasetti e di molte altre donne, alcune totalmente sconosciute, che hanno contribuito a rendere grande il cinema italiano.

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