MORFIJ o CHLEN PARLAMENTA

Iakov Protazanov

(Tit. sp.: Paraisos artificiales)

P.: Ermolieff, Yalta, Paris. R.: Iakov Protazanov. S.: A.Litvenov, de la nouvelle de John William Locke. F.: Boris Zavelev. In.: Ivan Mosjoukine, Natalia Lissenko.
L.: 1800m, D.: 100’, col., 35mm

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

“Gli storici del cinema non hanno mai cercato di conoscere quali film si era portato via Josip Ermolieff quando questi lasciò la Crimea dove aveva trasferito la sua attività a seguito dei moti rivoluzionari.
Jay Leyda, il più informato di tutti, parla di sei o sette film, alcuni completati, altri interrotti a metà lavorazione e terminati poi in Francia. Il titolo che ricorre più spesso è L’angoissante aventure, 1920, che conferma la sua origine cosmopolita: gli sfondi sono tipicamente francesi, vi agiscono attori francesi assieme ai russi e vi è una location a Costantinopoli (che è stata una delle tappe della diaspora).
L’angoissante aventure è giunto in Italia (v.c. 17495 del 10.22) come L’avventura angosciosa; qualche mese dopo, giugno 1923 (v.c.18369) veniva approvato un altro film, indicato di produzione Ermolieff come il precedente intitolato Lord Chilcott, anche questo con Mosjoukine e la Lissenko, di cui esiste una lunga recensione di Alberto Bruno (Il Roma della domenica, Napoli, 28.7.24) con ampia narrazione della trama che, confrontata con quelle dei film di Mosjoukine girati in Francia e in Germania, facilmente reperibili e in buona parte note, non aveva alcun punto di riferimento.
Né il Film Lexicon, l’Enciclopedia dello Spettacolo, il saggio di Mitry per L’Antologie o altri repertori indicavano questo titolo o un eventuale altro che potesse far supporre essere la tessera mancante del mosaico.
Devo anche dire che ero sicuro della provenienza francese del film, sia perché in quegli anni sono arrivati in Italia tutti i film dell’Ermolieff, sia perché era assolutamente improbabile che il film venisse dall’Unione Sovietica con la dicitura Ermolieff, anche perché l’unico film russo mai giunto in Italia era Padre Sergio. I primi film dell’Urss verranno nel 1930, tra questi La madre di Pudovkin, che girò in qualche città con l’incredibile titolo italiano di Vodka.
Il misterioso Lord Chilcott è riapparso alla fine dell’anno scorso quando, presso il C.S.C. – Cineteca Nazionale, nel corso di ricerche per conto del Projecto Lumière, ci siamo imbattuti in un film intitolato Paraisos Artificiales, edizione spagnola di quella storia che ricalcava pari pari la trama narrata dal recensore sopracitato e con interpreti Mosjoukine e la Lissenko.
Con l’aiuto di Yuri Tsivian abbiamo ritrovato il titolo e la data di uscita moscovita del film: 7 gennaio 1923, ma dalla Francia – deve pure essere uscito a Parigi – buio completo.
Comunque il film c’è, ed è stato ristampato dal C.S.C. – Cineteca Nazionale.
Gli storici e i filmografi sono invitati ad aggiungere questo titolo, il pubblico ad ammirare il sottile gioco di quell’eccezionale attore che è stato Ivan Mosjoukine”. (Vittorio Martinelli)