L’IMAGE ORIGINELLE – DAVID LYNCH

Pierre-Henri Gibert

F.: Loïc Bovon. M.: Pierre-Henri Gibert. Int.: David Lynch. Prod.: Jérôme Barthelemy, Daniel Sauvage per Caïmans Productions. DCP. D.: 26’. Bn e Col.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Pierre-Henri Gibert ha realizzato documentari sull’arte, sulla storia e molti ritratti di cineasti, da Audiard a Resnais, da Schlöndorff a Clouzot e il suo ventunesimo film, Viva Varda!, ha vinto il Prix Télévision 2023 per il miglior documentario.
L’Image originelle è un format televisivo di ventisei minuti, da lui ideato e messo in onda in Francia da CINE+ Club. Dal 2018 a oggi ha intervistato dieci cineasti: Olivier Assayas, Marco Bellocchio, Xavier Dolan, Agnès Jaoui, Naomi Kawase, Cédric Klapisch, David Lynch, Michel Ocelot, Joachim Trier e Lars von Trier.
La struttura del programma è semplice: andare alla fonte primaria dell’ispirazione di un autore, fargli raccontare il suo esordio, i problemi e le disavventure della produzione, le relazioni tra la prima opera e quelle successive. Ho scelto due episodi, David Lynch che parla di Eraserhead, primo frutto di una filmografia intessuta di mistero e di trance, uno dei lungometraggi più inquietanti della storia del cinema, e Marco Bellocchio che parla di I pugni in tasca, un film che, a cinquantanove anni dalla sua realizzazione, mantiene intatta un’incandescente forza di ribellione. Due film seminali, che hanno dato avvio a due filmografie personali, agitate e messe in discussione grazie a una profonda ricerca interiore e psicoanalitica. Due opere realizzate tra infinite difficoltà, per le quali Lynch e Bellocchio hanno scommesso tutto quello che avevano.
Gibert è molto abile nel far parlare questi due ‘mostri’ sacri del cinema, normalmente restii a confidare i loro pensieri e a dispensare i loro ricordi, ed è altrettanto bravo nell’accompagnare i loro discorsi con eloquenti sequenze tratte dai film. È raro che un prodotto televisivo contemporaneo sia uno strumento di conoscenza su un autore. Il format di Gibert ci riesce in maniera esemplare.

Gian Luca Farinelli

Copia proveniente da Caïmans Productions.