L’EMIGRANTE

Febo Mari

Sog., Scen.: Febo Mari. F.: Natale Chiusano. Int.: Ermete Zacconi (l’emigrante, Antonio), Valentina Frascaroli (sua figlia, Maria), Enrica Sabbatini (sua moglie), Felice Minotti (compagno di lavoro), Amerigo Manzini (il conte), Lucia Cisello (la mezzana). Prod.: Itala Film · 35mm. L.: 486 m. (incompleto, l. orig. 1182 m.). D.: 24’ a 18 f/s. Bn.

 

 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

L’emigrante è uno di quei casi di ‘storia delle copie’ in cui il tempo non è stato clemente e le manipolazioni non sono state risparmiate. Un vecchio capofamiglia, ridotto in povertà, vende i suoi mobili per emigrare in America dove trova lavoro come manovale. A un infortunio seguono il licenziamento e il rientro, mentre la figlia cede alle lusinghe di un ricco corteggiatore. Nel frammento sopravvissuto, con un metraggio che corrisponde a poco più di un terzo della lunghezza accertata dal primo visto di censura, ritroviamo una sintesi della prima e della seconda parte del film: la partenza del vecchio dalla misera casa con la sofferta separazione da moglie e figlia, la traversata dell’oceano, la dura realtà nell’America latina, fino alla scoperta della truffa dopo l’infortunio. Le ultime immagini mostrano l’emigrante sconfitto, nuovamente imbarcato su una nave per il ritorno in Italia. La documentazione d’epoca (didascalie su lastra, quaderni di produzione e visti di censura) testimonia come del film siano andati perduti non solo l’intera terza parte ma anche tutti quei passaggi narrativi che sin dalla partenza dell’emigrante mostravano le difficoltà delle due donne rimaste in patria. In particolare non vi è più traccia alcuna della vicenda di sapore manzoniano del fidanzamento e della seduzione della ragazza da parte del ricco conte. Da alcuni inserti s’intuisce come la necessità di denaro delle due donne, aggravata dalla malattia della madre, sia una delle ragioni di questo non edificante legame. I personaggi del fidanzato, del conte e dell’intrigante mezzana non compaiono in alcuna inquadratura del film ma li ritroviamo invece in alcune foto di scena, che ben mostrano la metamorfosi della Frascaroli da graziosa fanciulla ad amante del bel mondo. Tra le immagini, un mistero: in una delle foto Antonio ha tra le braccia un bambino, forse figlio di una colpa o di una rivincita cancellatasi coi fotogrammi perduti.

Claudia Gianetto

Copia proveniente da