LA COSA

Nanni Moretti

Scen., M.: Nanni Moretti. F.: Alessandro Pesci, Giuseppe Baresi, Roberto Cimatti, Riccardo Gambacciani, Gherardo Gossi, Angelo Strano. Prod.: Angelo Barbagallo, Nanni Moretti per Sacher Film. DCP. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Una lezione di giornalismo ci dà Nanni Moretti con i suoi sessanta minuti girati in alcune sezioni comuniste dopo la proposta di Occhetto sul cambiamento del nome o del partito, prima che consenso e dissenso si coagulassero in mozioni. È andato a Genova, Torino, Bologna, Milano, Roma, in Toscana e in Sicilia, e ha filmato una discussione nella quale non si avverte la distanza della camera, né un condizionamento in chi parla. La prima lezione sta nell’aver colto un momento che non si ripeterà, nascente, sorpreso, scosso, incerto. La seconda è l’aver guardato al corpo dell’esperimento e non ai medici che operavano. Non al segretario, ai leader, ai maître à penser, ma a uomini e donne concreti che la stampa non frequenta ma evoca vagamente come massa di resistenza, gente della quale conta solo, serializzata, il consenso ai fini degli equilibri al vertice. Perché vien segnalato soprattutto chi si segnala per la sua collocazione gerarchica: Occhetto, o Mussi, o Fassino o il nuovo segretario torinese – in politica i pensieri si misurano in potere. Moretti si è occupato dell’altro, il resto, le vite, volti e mani di chi è base, partito senza nomi.

La terza lezione è l’ascolto tradotto in montaggio. Esso registra una riflessione tutt’altro che emotiva. Non uno che dica “andavamo bene” prima: “da anni” si andava male. Adesso almeno si discute. Poco scandalo sul non essere “consultati” – la base non lo è mai, e tosto la memoria va al compromesso storico, primo colpo a un’identità consolidata. […] Questo frammento di ‘base’ pensante è stato consegnato alla documentazione solo da Nanni Moretti, con tocco sobrio e leggero e ne va ringraziato.

Rossana Rossanda, “il manifesto”,
6 marzo 1990

Copia proveniente da

Per concessione di Sacher Film
Restaurato in 4K nel 2021 da Cineteca di Bologna con il contributo di Ministero della Cultura presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata con la supervisione di Nanni Moretti