KŒNIGSMARK

Léonce Perret

Scen.: Léonce Perret, René Champigny, dal romanzo di Pierre Benoît; F.: Jacques Bizeul, Gustave Preiss; Scgf.: Georges Jacouty, Pierre Becker; Cost.: Boué Sœurs, Léon Bakst; Ass. R.: Henri Ménessier, Joseph Coenen; Int.: K. Heyl (Stephen II, re di Mégranie), Huguette Duflos (Principessa Aurore Tuméme), Henry Houry (Granduca Rodolphe de Lautenbourg), E. de Romero (Principe Tuméme), Marcya Capri (Contessa Mélusine de Graffenfried), Georges Vaultier (Duca Frédérick de Lautenbourg), André Liabel (Barone De Boose), P. Vermoyal (Cyrus Beck), Jean Fleury (Principe Joachim), Clara Tambour (M.lle Totoche), Jacque Catelain (Raoul Vignerte), Jean Aymé (Conte de Marçais); Prod.: Films Radia; 35mm. L.: 4050 m. D.: 110’ a 22 f/s. Imbibito / Tinted

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Desideroso di ambientare il suo film negli scenari scelti dal romanziere, Perret decide di girare in Germania, nei castelli nati dalla folle immaginazione di Luigi II di Baviera. In questa occasione il cineasta perfeziona la propria concezione di “cinema internazionale” rivendicando la necessità di un forte ancoraggio culturale: “Io non sono di quelli per i quali ‘l’Arte non ha patria’”, scrive Perret. “Io credo che ogni produzione debba avere i propri riferimenti territoriali e che per interpretare un’opera al cinema è necessario prima di tutto situarla là dove il suo creatore l’ha voluta”. La decisione di girare in Germania si rivelerà gravida di conseguenze. Dapprima sospettata di girare un film di propaganda antitedesca, la produzione deve in seguito far fronte a numerosi problemi: le avverse condizioni climatiche che impediscono la realizzazione degli esterni, poi gli infortuni e le malattie che colpiscono uno dopo l’altro gli attori protagonisti. Ma, nonostante i 117 giorni di lavorazione e l’uscita più volte posticipata, Kœnigsmark otterrà un grande successo.

Bernard Bastide, in “Cinegrafie”, n. 15, 2002

Copia proveniente da

Restaurato nel 2003 da un negativo nitrato e due copie positive