KLEIDER MACHEN FRAUEN

Prod.: Prizma, Inc. DCP. D.: 6’. Col

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

In questo film, il cui titolo tedesco declina al femminile la locuzione pro­verbiale corrispondente all’italiano “l’a­bito non fa il monaco”, documenta la tecnica di tintura batik utilizzata in un piccolo negozio di New York per realiz­zare abiti dai motivi vivaci. Diversi capi di abbigliamento vengono poi indossa­ti e presentati davanti alla macchina da presa, accompagnati da didascalie dal tono a tratti paternalistico e sessista.

Approvato per la proiezione pub­blica in Germania il 19 ottobre 1925, Kleider machen Frauen fu probabil­mente adattato da un film americano precedente, realizzato per promuovere il secondo procedimento Prizma inven­tato da William Van Doren Kelley, un procedimento sottrattivo a due colori che utilizzava pellicola a doppia emul­sione fotosensibile, con un lato virato in rosso e l’altro in blu per simulare un’immagine a colori. Utilizzato solo in cortometraggi e in brevi sequenze in pochi lungometraggi, il procedimento Prizma ebbe vita breve ma aprì la strada a sistemi bicromatici successivi, tra cui le prime versioni del Technicolor.

Oliver Hanley

Copia proveniente da