KISAPMATA

Mike de Leon

Sog.: dal romanzo The House on Zapote Street (1960) di Quijano de Manila (Nick Joaquin). Scen.: Mike de Leon, Doy del Mundo Jr., Raquel N. Villavicencio. F.: Rody Lacap. M.: Jess Navarro. Mus.: Lorrie Ilustre. Scgf.: Cesar Hernando, Lea Locsin. Int.: Vic Silayan (sergente ‘Dadong’ Carandang), Charo Santos-Concio (Mila Carandang), Jay Ilagan (Noel Manalansan), Charito Solis (Dely Carandang), Ruben Rustia (Peping Manalansan), Aida Carmona (Onyang), Juan Rodrigo (Ernie), Dindo Angeles (Mario). Prod.: Rolando S. Atienza, Simon C. Ongpin, Ma. Rosario N. Santos (Charo Santos-Concio) per Bancom Audiovision. DCP. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Festival di Cannes 1982: la selezione della Quinzaine des réalisateurs presenta due opere dello stesso regista, Batch 81 e Kisapmata. Insieme a Ishmael Bernal, Peque Gallaga, Kidlat Tahimik e Lino Brocka, Mike de Leon è una delle voci più coraggiose e talentuose della stagione d’oro del cinema d’autore filippino sotto le leggi marziali di Marcos. Figlio e nipote d’arte (la nonna, Narcisa ‘Sisang’ de Leon, è la matriarca di LVN, una delle quattro major storiche del cinema filippino degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta) fonda una sua casa di produzione indipendente ‘Cinema Artists Philippines’ con cui produce il capolavoro di Lino Brocka Manyla in The Claws of Light (1975), di cui firma anche la fotografia. Brocka e de Leon girano di notte per aggirare i controlli: “siamo registi randagi”, dirà Brocka. I loro nomi rimarranno legati a doppio filo: manifestanti tra i manifestanti e cineasti militanti. La tirannia e la violenza che pervadono la cellula familiare di Kisapmata riflettono direttamente la rimozione delle libertà civili della Bagon Lipunan, la ‘Nuova Società’ di Marcos. La rivolta non ha nessuna possibilità di successo nelle Filippine, e il motivo è semplice, nessuno si ribella davanti all’arbitrarietà o all’orrore. De Leon denuncia il radicalismo e la violenza dell’estrema destra senza trascurare né il peso di alcuni fra i miti (la famiglia, le forze armate) su cui si regge la borghesia filippina, né i guasti e gli inquinamenti che nascono dal dilagare del consumismo americaneggiante.

Cecilia Cenciarelli

Restaurato nel 2020 da Mike de Leon presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata (Hong-Kong e Bologna). Il restauro in 4K ha utilizzato il negativo originale camera 35mm incompleto, una copia positiva 35mm e il negativo suono ottico preservati presso l’Asian Film Archive. La color correction e il restauro dell’audio sono stati supervisionati da Mike de Leon e realizzati presso Wildsound Studios a Manila