KARUMEN KOKYO NI KAERU

Keisuke Kinoshita

Sog., Scen.: Keisuke Kinoshita. F.: Hiroshi Kusuda. M.: Yoshi Sugihara. Scgf.: Motoji Kojima. Mus.: Chuji Kinoshita, Toshiro Mayuzumi. Int.: Hideko Takamine (Okin Aoyama/Lily Carmen), Shuji Sano (Haruo Taguchi, il compositore cieco), Kuniko Igawa (Mitsuko Taguchi, la moglie di Haruo), Chishu Ryu (il preside) Keiji Sada (Mr. Ogawa, il giovane insegnante), Toshiko Kobayashi (Maya Akemi, amica di Okin), Takeshi Sakamoto (Shoichi Aoyama, il padre di Okin). Prod.: Shochiku. DCP. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il primo film a colori di Kinoshita fu anche il primo lungometraggio film a colori giapponese girato con il procedimento Fujicolor messo a punto dall’industria nazionale e con una pellicola di produzione nipponica. Hideko Takamine è una spogliarellista che da Tokyo torna nel suo villaggio natale nella Prefettura di Nagano. L’ambientazione di montagna del film fu dettata da esigenze pratiche, poiché si riteneva che il procedimento a colori desse il meglio in condizioni di luce naturale, e di certo i suggestivi paesaggi montani sono uno dei punti di forza del film.
Ironicamente, al di fuori delle grandi città furono in pochi a poter vedere il film a colori quando uscì; la stampa di una copia per la distribuzione era un procedimento così lungo e costoso che furono prodotte solo poche copie a colori da proiettare a Tokyo, Yokohama, Nagoya, Osaka e Kyoto. Nella maggioranza dei cinema di provincia fu proiettata una versione in bianco e nero realizzata simultaneamente: le scene furono girate prima in Fujicolor e poi rifatte in bianco e nero. Come scrive Brian Carr, “Sarà inoltre stato necessario rifare costantemente il trucco, poiché pare che allora la pellicola Fujicolor imponesse agli attori di portare un trucco rossastro per garantire una resa naturale dell’incarnato, e le tonalità rosse dovevano per forza scombinare le riprese in bianco e nero. Dato che in certe scene Maya e Carmen dovevano apparire piuttosto svestite, le attrici [Toshiko] Kobayashi e [Hideko] Takamine furono costrette ad applicare quel cerone soffocante non solo sul viso ma anche su tutto il corpo. Come scrisse Takamine: ‘A un certo punto ho pensato davvero che non sarei uscita viva da questo film’”. Oltre a rivelare l’inaspettato talento comico di Takamine, il film si avvale anche della toccante interpretazione di Takeshi Sakamoto, il ‘Kihachi’ dell’ultimo periodo muto di Ozu, che qui è il padre di Carmen.

Copia proveniente da

Restaurato nel 2012 da Shochiku