JONAS
F., M.: Gideon Bachmann. Int.: Gideon Bachmann (voce fuori campo). Titoli (disegni) e materiale di montaggio: Jonas Mekas. Prod.: Bayerischennn Fernsehens. DCP. D.: 32’. Bn.
Scheda Film
Un viaggio breve ma densissimo nell’universo creativo di Jonas Mekas, un piccolo manifesto sul personaggio Mekas e sul suo modo di fare cinema underground, che – con le sue parole, nel film – definisce “per nulla importante, totalmente giocoso, che puoi realizzare con pochi dollari di pellicola”. Una lingua propria, che gli appartiene da sempre, scelta perché non bastava più scrivere poesie in lituano, ma serviva un mezzo per parlare a un pubblico più vasto, più trasversale. Un film di montaggio, spiazzante, in costante dialogo con i suoni fuori campo, con una colonna sonora rapsodica (Velvet Underground e altro). Un film anche sulla New York del 1968, in cui trovano spazio i materiali girati dallo stesso Mekas, a sua volta ritratto da Bachmann ‘danzare’ con la sua macchina da presa Bolex a Central Park inseguendo scoiattoli, o uscendo dal famoso Chelsea Hotel, mentre dialoga con Allen Ginsberg, Norman Mailer, con Shirley Clark, mentre partecipa e riprende manifestazioni contro il Vietnam…
Bachmann e Mekas, conosciutisi nel 1952 alle lezioni di cinema di Hans Ricther, sembrano suggellare ‘in suo onore’ con questo film un’amicizia proseguita fra la rivista “Film Culture” e il Film Study Group newyorkese e fatta di amore per la forma, per la luce, per il montaggio generativo, per le possibilità infinite del cinema, che è “ricordi, un bambino, un balletto, la verità (forse)”.
Riccardo Costantini