JIŘÍ TRNKA, L’AMI RETROUVÉ
Scen.: Tereza Brdečková, Joël Farges. Int.: Reginald Huguenin, Tereza Brdečková, Jérôme Carret, Arkaitz Basterra Zalbide. Prod.: Vladimir Lhotak, Olga Prud’homme-Farges, Alena Mullerova, Bruno Deloye per Hausboot – Kolam productions, Czech Televize, Ciné +. DCP. D.: 80’. Col.
Scheda Film
Un regista torna a Praga per cercare una copia del primo film visto quand’era piccolo, Princ Bajaja (Il principe Bajaja) di Jiři Trnka. E l’occasione per rivisitare la vita e le opere del grande animatore, morto esattamente cinquant’anni fa. Jiři Trnka avrebbe voluto restare tutta la vita nascosto sotto la sottana della madre, giocare con i pupazzi, dormire in un negozio di balocchi e quindi, in un certo senso, sfuggire al caos del Ventesimo secolo. La storia fu crudele con lui: suo padre parti per il fronte e torno a casa traumatizzato. Nato nel 1912 a Plzeň, fin da piccolo Trnka desidero diventare burattinaio. Realizzo il suo sogno oltre ogni immaginazione. Fu il caso a farlo entrare nel mondo del cinema d’animazione. Per ordine di Hitler e Goebbels, che ammiravano i film di Disney, lo studio cinematografico della famiglia Dodal a Praga fu requisito e i nazisti assunsero apprendisti animatori con il compito di fare meglio degli americani. Ignoravano che la produzione di un film d’animazione richiedesse molti anni di lavoro: i tedeschi persero la guerra e non videro realizzarsi i loro desideri. Intanto, pero, gli apprendisti animatori cechi avevano imparato il mestiere. Alla liberazione lo studio fu nazionalizzato. Trnka, che si era distinto con le sue illustrazioni e il suo teatro di burattini, fu nominato direttore. Nel 1946 decise di vendicarsi dei nazisti producendo un film satirico, Perak a SS (Springman and the SS). Il film ebbe un discreto successo e vinse vari premi. Ma quel che Jiři Trnka voleva veramente era realizzare film di pupazzi. Fondo cosi un proprio studio d’animazione e divenne il maestro indiscusso di quest’arte con capolavori come Cisařův slavik (L’usignolo dell’imperatore), Princ Bajaja, Stare pověsti česke (Old Czech Legends), Sen noci svatojanske (Sogno di una notte d’estate). Trnka visse sotto due regimi totalitari, il nazismo e il comunismo sovietico. I suoi film erano ammirati in Europa e le sue illustrazioni erano vendute a peso d’oro, ma durante la Guerra fredda si senti ostaggio dei burocrati comunisti. Non volendo diventare a sua volta un burattino, denuncio la propria situazione in un cortometraggio, Ruka (The Hand), che fu premiato al festival di Annecy nel 1965. Le copie del film furono immediatamente sequestrate eTrnka fu messo al bando dalla scuola in cui insegnava. Due anni dopo Praga cadde sotto i carri armati sovietici e Trnka mori dimenticato da coloro che da piccoli erano rimasti incantati dai suoi film.