JIAFENG XUHUANG

Zuolin (Huang Zuolin)

Scen.: Sang Hu. F.: Huang Shaofen, Xu Qi. M.: Fu Jiqiu. Scgf.: Wang Yuebai. Mus.: Zhang Zhengfan. Int.: Li Lihua (la ragazza), Shi Hui (Yang), Lu Shan (l’amica), Ye Ming (barbiere n. 7). Prod.: Wenhua. DCP. D.: 92’.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Nel clima politico e finanziario del dopoguerra, Shanghai dava l’illusione di essere una città piena di opportunità in cui rincorrere facili guadagni. Li Lihua, una donna priva di mezzi, e il barbiere Shi Hui mentono sulla propria identità e tentano di convincersi reciprocamente di essere un buon partito. Il film tratteggia il quadro feroce di una società che offre ben poche opportunità alle persone comuni. Lo sceneggiatore Sang Hu scrisse alcune delle migliori commedie del cinema cinese, e questa satira frizzante e ben interpretata è ancor oggi incredibilmente moderna e divertente.

L’11 luglio del 1947, circa ottocento barbieri si raccolsero davanti al principale cinema di Shanghai, Da Guangming, dove si svolgeva la prima del film, per protestare contro il modo in cui veniva rappresentata la loro professione. Per placarli furono apportate alcune modifiche. In compenso l’incidente permise al film di realizzare il numero più alto di ingressi tra tutti i titoli della Wenhua. Un giornalista della rivista “Life” che si trovava a Shanghai fece un reportage fotografico sui due attori principali. Una volta pubblicato, l’articolo suscitò la curiosità degli americani nei confronti del film. Questo spinse Huang Zuolin, che parlava un buon inglese, a supervisionare qualche mese dopo una versione doppiata, che con il titolo The Barber Takes a Wife ebbe un notevole successo negli Stati Uniti. Molti furono colpiti dalla bellezza elegante di Li Lihua, che in seguito interpretò il ruolo della protagonista in un film di Hollywood, I bucanieri (1958) con Yul Brynner.

Marie Claire Kuo e Kuo Kwan Leung

La Wenhua era la più sofisticata delle due case cinematografiche di sinistra attive a Shanghai nel clima di guerra civile di fine anni Quaranta, probabilmente perché molti dei suoi registi, autori e attori avevano una formazione teatrale. Non tutti, però: lo sceneggiatore Sang Hu (che quello stesso anno passò alla regia) era stato un critico teatrale, ma era entrato nell’industria cinematografica durante la guerra come sceneggiatore per Zhu Shilin e aveva una sensibilità da cinefilo. Sang infuse in questa commedia romantica alla Lubitsch le lezioni apprese dalla Hollywood degli anni Trenta. La sua satira dei costumi borghesi e dell’arrivismo fu applaudita dai critici filocomunisti, ma Sang si rivelò più un uomo di cinema che un animale politico.

Lo splendido Shi Hui è Yang, barbiere provetto che risponde a un annuncio per cuori solitari fingendosi un uomo d’affari e senza sospettare che l’inserzionista ‘Miss Fan’ non è una ricca cinese d’oltremare ma una giovane vedova squattrinata. Dato che la donna è interpretata dall’altrettanto avvenente Li Lihua (che apparirà in film diretti da Frank Borzage, Li Hanxiang e King Hu), il film vanta due interpretazioni brillanti e offre alle sue star le situazioni farsesche e i dialoghi frizzanti che permettono loro di eccellere. Anche il futuro regista Ye Ming è memorabile nei panni del complice di Yang, il barbiere numero 7. Il regista Huang Zuolin (qui accreditato semplicemente come Zuolin) non si spinge oltre il teatro filmato, ma la sceneggiatura e il cast trionfano.

Tony Rayns

 

Intervista a Marie Claire Kuo curatrice della rassegna

Copia proveniente da

Restaurato da Angelina Fong presso L’Image Retrouvée, Parigi a partire da una copia 16mm proveniente da CDCC