INLAND EMPIRE

David Lynch

Sog., Scen., F., M., Mus.: David Lynch. Scgf.: Christina Wilson. Int.: Laura Dern (Nikki Grace/Susan Blue), Jeremy Irons (Kingsley), Justin Theroux (Devon Berk/Billy Side), Harry Dean Stanton (Freddie Howard), Karolina Gruszka (la ragazza polacca), Julia Ormond (Doris Side), Diane Ladd (Marilyn), Peter J. Lucas (Piotrek), Krzysztof Majchrzak (fantasma). Prod.: Mary Sweeney, David Lynch per Studio Canal, CamerImage, Asymmetrical Productions. DCP. Bn. e col. 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

All’inizio c’è la luce, quella del fascio di un proiettore che trasmette su uno schermo un film intitolato Inland Empire. Poi la puntina di un giradischi che solca un vinile. Al di là della bellezza intrinseca di queste inquadrature c’è la rivendicazione di uno spettacolo visivo e sonoro contraddetto in apparenza dalle immagini successive […]. Come se una videocamera di sorveglianza avesse preso il posto delle sofisticate attrezzature delle produzioni cinematografiche professionali.
C’è un po’ di questo nell’approccio di Lynch, che ha rinunciato alle riprese in 35mm (e alle luci sublimi di Peter Deming) per girare in semplice DV, ben lontano dall’alta definizione. Il suo film è per questo meno spettacolare? Decisamente no, dato che la nitidezza dell’immagine ben si addice ai contorni incerti dell’universo da incubo rappresentato, e il regista ha trovato in questa modalità di ripresa una nuova libertà. Ha potuto affrancarsi dai vincoli dell’illuminazione e della messa in scena per impugnare la sua piccola videocamera e filmare senza preoccuparsi di costi o durata delle riprese. Le condizioni di lavorazione più agili gli hanno permesso di occuparsi di quasi tutti gli aspetti del film, come all’epoca di Eraserhead […]. Lynch si è concesso il lusso di cercare il suo film girandolo (e montandolo) per anni (le prime riprese risalgono al 2002). Ne risulta un’opera fuori dagli schemi  che dovrebbe confondere alcuni degli spettatori abituali ed entusiasmare gli altri. Più ancora che in Mulholland Drive è impossibile capire tutto alla prima visione. E bisogna accettare di sentire prima di comprendere. Non c’è dubbio che sia possibile mettere insieme tutti i pezzi del puzzle, ma bisognerà vedere il film più volte prima di riuscirci.
Ai patiti della trama il film lascia comunque alcuni elementi a cui aggrapparsi. L’attrice di Hollywood Nikki Grace (Laura Dern) esulta quando ottiene il ruolo da protagonista di On High in Blue Tomorrows. È stata messa in guardia: non deve innamorarsi del suo partner Devon Berk (Justin Theroux), che ha fama di essere un seduttore. Ma poi pare cedere e il suo destino sembra confondersi con quello del suo personaggio. Dove si ferma la realtà? Dove comincia il film nel film? […] Anche se la figura del regista del film dentro il film rimane sullo sfondo, questo groviglio di mise en abyme è proprio l’di Lynch.

Philippe Rouyer

Copia proveniente da

Restaurato in 4K nel 2022 da The Criterion Collection in collaborazione con StudioCanal