IL RAGNO

Edoardo Bencivenga

Sog., Scen.: Arrigo Frusta. F.: Giovanni Vitrotti. Int.: Fernanda Negri-Pouget, Mario Bonnard, Antonio Grisanti (Re d’Oro), Nilde Baracchi. Prod.: S.A. Ambrosio 35mm. L.: 196 m. D.: 10’ a 18 f/s. Imbibito.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Come per film successivi con Francesca Bertini quali La piovra (1919) e La serpe (1920), colpisce il senso metaforico del titolo. In questo film, però, il ragno non è una donna ma un uomo. Il giovane banchiere Detrieux diventa amico di Carnel, ricco speculatore noto come Re dell’Oro. Carnel viene a sapere tutto degli affari di Detrieux e usa queste informazioni quando scopre che Detrieux corteggia con successo la bellissima contessa Anna, alla cui mano ambisce. Detrieux realizza il suo sogno durante un ballo durante il quale la contessa accetta di sposarlo. Il segretario di Carnel assiste di nascosto alla proposta di matrimonio e riferisce tutto al suo padrone, il quale ordina ai suoi agenti di comprare le obbligazioni di Detrieux e minaccia di farlo fallire se la contessa non accetterà di fidanzarsi con lui rinunciando all’amato.
La parte iniziale del film, appartenente alla Collezione Komiya, era completamente deteriorata. Questa copia contiene solo le parti successive, salvate dalla completa distruzione. Il particolare uso della soggettiva e della metafora ci ricorda alcune immagini dei film di Franz Hofer.

Hiroshi Komatsu

Copia proveniente da