HANS WESTMAR

Franz Wenzler

R.: Franz Wenzler. In.: Carla Bartheel, Olly Dietze, Gertrude Lolsky. D.: 90’. 35mm.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

“Hans Westmar è uno di noi”. In una Monaco resa tetra dalla depressione (anche quella morale del tradimento di Versailles), ravvivata solo dalle gagliarde azioni di una gioventù coraggiosa e che si preoccupa solo di difendere la patria dai comunisti e di farla rinascere nel nome di Adolf Hitler (che mai appare), si muove Hans Westmar, eroe del nazismo della prima ora, proletario dai chiari ideali, dalla parola pronta e dal cuore grande come una casa. Il film si snoda seguendo l’agiografia di questo martire egli anni cupi delle “persecuzioni” al nazismo e egli scontri con i cospiratori comunisti, costruendo un incredibile ritratto di un nazismo pulito, non violento, onesto, dai sentimenti puri e dall’animo candido. Hans Westmar combatte i comunisti (tutti dai tratti chiaramente asiatici o semitici) che vogliono “vendere la Germania” all’URSS con le armi della parola e dell’esempio fulgido. Loro rispondono con il tradimento (la ragazza che finge di amarlo) e con le revolverate, sotto gli sguardi inermi e impassibili di una polizia inetta. E il film si conclude con a trionfale marcia delle camicie brune attraverso Monaco, un fiume guidato dal fantasma di Hans Westmar al quale si unisce tutto il popolo tedesco, esclusi i comunisti. Meraviglioso: il loro capo, dai tratti chiaramente staliniani, è ripreso in sovrimpressione che saluta con il pugno chiuso, poi la sua mano si apre lentamente in un saluto nazista. Finalmente ha capito!

Prodotto da un gruppo di entusiasti nazisti di Monaco, li film ebbe il torto di essere troppo scopertamente agiografico, oltre – probabilmente – a quello di glorificare le SA proprio nel momento in cui Hitler le stava decimando. Così Hans Westmar subì una sorte vagamente simile a Camicia nera, finendo tra film nazisti che non piacevano ai nazisti.

Copia proveniente da