E O KAKU KODOMOTACHI

Susumu Hani

Scen.: Susumu Hani. F.: Shizuo Omura. Su.: Zen’ichiro Sakurai. Prod.: Teizo Oguchi per Iwanami. 16mm. Bn e Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il seguito di Kyoshitsu no kodomotachi non solo vinse il premio per il miglior cortometraggio della rivista di cinema “Kinema Junpo”, ma fu celebrato anche all’estero, aggiudicandosi il premio per il miglior cortometraggio a Cannes e quello per il miglior documentario didattico a Venezia. Hani conferma l’impostazione spontanea, basata sull’osservazione, del film precedente, tenendo in primo piano la soggettività dei partecipanti mentre si concentra sulla loro creatività. Ci viene mostrata una scolaresca impegnata a disegnare, dipingere e modellare con l’argilla o la sabbia; ripetuti stacchi su primi piani a colori dei disegni permettono al narratore di riflettere sul loro significato. Hani stesso ha raccontato che molti anni dopo, in occasione di una proiezione del film, un’università giapponese aveva riunito i ragazzini protagonisti, allora sessantenni. “Sono rimasto davvero scioccato” ha detto, “perché pensavo che avrebbero riso del film. Ma avevo filmato le loro immagini interiori quando erano molto piccoli, sei o sette anni; avevo filmato, forse, cose molto complesse, personali. E così invece di ridere si sono messi a piangere”.

Alex Jacoby e Johan Nordström

Copia proveniente da

Per concessione di Kiroku Eiga-Hozon Sentā