DAS DOPPELTE GESICHT: PETER LORRE

Harun Farocki, Felix Hofmann

Scen.: Harun Farocki, Felix Hoffmann. F.: Wolf-Ingo Fallert, Ingo Kratisch. Prod.: Harun Farocki Filmproduktion – DCP. D. 59’

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Autore tedesco specializzato nel genere del film-saggio, Harun Farocki (1944-2014) fu tra i maggiori sostenitori di Peter Lorre. Das doppelte Gesicht, realizzato in collaborazione con Felix Hofmann e con l’aiuto di Stephen Youngkin, biografo di Lorre, riaccese l’interesse per l’attore e soprattutto per la sua unica esperienza di regia, Der Verlorene. Usando numerose fotografie promozionali e fotobuste così come vari estratti di film – compreso uno spezzone muto della messa in scena di Bertolt Brecht di Un uomo è un uomo a Berlino nel 1931 – il documentario getta una luce significativa sugli alti e bassi professionali di Lorre. Se è senz’altro vero che il suo volto triste ed eloquente e il suo caratteristico accento viennese lo destinavano a ruoli stereotipati – un destino aggravato dall’esilio – la gamma di personaggi interpretati da Lorre risulta tanto più significativa. La sua carriera nei ‘film d’arte’ hollywoodiani – Farocki fa riferimento ad Amore folle di Karl Freund e a Crime and Punishment di Sternberg – finì quasi nell’istante in cui era cominciata; subito dopo, la serie Mr. Moto rese Peter Lorre un nome familiare negli Stati Uniti.
Il brillante commento – narrato da una voce femminile non accreditata che probabilmente appartiene a Corinna Belz, all’epoca collaboratrice abituale di Farocki – prende in considerazione il funzionamento e gli imperativi economici dell’industria cinematografica capitalista, citando la triade “traffico di merci, traffico di idee, traffico di esseri umani” (Warenhandel, Ideenhandel, Menschenhandel). Dopodiché, Das doppelte Gesicht sembra liquidare un po’ troppo rapidamente i sette anni di Lorre alla Warner Bros. e il suo ampio contributo al cinema popolare degli anni Quaranta e soprattutto al noir e al cinema antinazista. Diversamente dalla maggior parte degli attori emigrati a Hollywood, in quegli anni Lorre dovette indossare l’uniforme tedesca solo una volta.
A partire dal 1950, tuttavia, Peter Lorre fu sempre più stufo di ‘fare le smorfie’ per guadagnarsi da vivere. I cronici problemi di salute dell’attore, la deludente accoglienza riservata a Der Verlorene e la dipendenza dalla morfina condussero alla sua prematura scomparsa a cinquantanove anni.
Anche se coprodotto dalla televisione della Germania Ovest, Peter Lorre – Das doppelte Gesicht fu trasmesso per la prima volta nel 1995, undici anni dopo la sua realizzazione.

 Michael Omasta

Restaurato da Deutsche Kinemathek presso il laboratorio Film Shift, a partire dal negativo originale in 16mm