CUORI SENZA FRONTIERE

Luigi Zampa

Scen.: Piero Tellini; F.: Carlo Montuori; Mo.: Eraldo Da Roma; Scgf.: Aldo Buzzi; Cost.: Aldo Buzzi; Mu.: Carlo Rustichelli; Seg. Produzione: Tullio Kezich; Ass. R.: Mauro Bologni- ni; Int.: Gina Lollobrigida (Donata), Raf Vallone (Domenico), Cesco Baseggio (Giovanni), Erno Crisa (Stefano), Enzo Staiola (Pasqualino), Ernesto Almirante (il nonno), Gino Cava- lieri (il sacerdote), Callisto Cosulich (l’ufficiale sovietico), Tullio Kezich (il tenente jugoslavo); Prod.: Carlo Ponti per Lux Film 35mm. D.: 87’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Cuori senza frontiere di Luigi Zampa ci presenta un lembo di terra giuliana e ci fa rivivere un episodio delle tristi conseguenze della guerra che ancor oggi gravano su quella regione. Mettere una mano su una ferita aperta è sempre un gesto rischioso. Il merito maggiore di Zampa consiste nell’aver toccato un argomento tanto scottante senza eccessive reazioni violente. (…) È la storia di un paesino della Venezia Giulia diviso a metà da una assurda linea di confine. Nella vicenda si intersecano vari motivi: l’ingenua ed istintiva fratellanza di un gruppo di bambini, la tragedia di una famiglia costretta a rinunciare o alla casa o al campo e il dramma sentimentale di una ragazza contesa da due pretendenti di opposte tendenze politiche.

Il film non è vertebrato da una robusta ed unitaria forza d’ispirazione, si svolge invece attraverso frammentari guizzi di intuito umano. Risulta una specie di saliscendi che esige in chi lo affronta una dose di comprensivo spirito di adattamento.

Ezio Colombo, Prime visioni, “Bis”, n. 42, 21 ottobre 1950

 

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