CONTRAS’ CITY

Djibril Diop Mambéty

Scen.: Djibril Diop Mambéty. M.: Jean-Bernard Bonis, Marino Rio. Mus.: Djimbo Kouyaté. Int.: Inge Hirschnitz, Djibril Diop Mambéty. Prod.: Kankourama. DCP. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Questo restauro fa parte dell’African Film Heritage Project, creato da The Film Foundation, FEPACI e UNESCO – in collaborazione con Cineteca di Bologna – a sostegno del restauro e della diffusione del cinema africano.

Non c’è forse modo migliore per entrare nel mondo di Djibril Diop Mambéty che attraverso Contras’ City, sinfonia di una città che è anche una sorta di film-manifesto. In esso, egli espone in maniera estremamente letterale la teoria del suo cinema e la sua teoria del cinema: “Il cinema è l’arte di rendere il contingente necessario, essenziale, ineluttabile, incontrovertibile”. Roland Barthes l’avrebbe definito “il cinema del punctum”, riconoscibile essenzialmente dallo sguardo irriverente, giocoso e poetico sul reale.
Contras’ City si presenta come un tour impressionistico e dialogico di Dakar, la metropoli del Senegal, in cui Mambéty dipinge le identità contraddittoriamente plurali della città attraverso le sue architetture (di stile coloniale europeo [neo]classico passando per la tradizione islamica), accenna alla sua situazione politica intrappolata tra eredità del colonialismo, neocolonialismo imperante e aspirazioni a una sudditanza emancipata, rivela le sue culture plasmate dalle forze della negritudine, del cristianesimo, dell’Islam e della mondanità moderna, secolare e cosmopolita. Il film è un tour de force cinematografico che come Dakar porta in sé molteplici carte d’identità e pratica allo stesso tempo diversi registri – poesia, osservazione, riflessione, ironia/umorismo/comicità, interattività, soggettività, coscienza di classe – riassumendoli in un film-saggio.

Aboubakar Sanogo

Copia proveniente da

Restaurato nel 2021 da The Film Foundation’s World Cinema Project e Cineteca di Bologna presso i laboratori L’Immagine Ritrovata e L’Image Retrouvée, con il sostegno di Hobson/Lucas Family Foundation. Il restauro in 4K di Contras’ City è stato realizzato a partire dall’internegativo e dal negativo suono messi a disposizione da Teemour Mambéty e depositati presso LTC Patrimoine. Per il grading si è fatto ricorso a una copia d’epoca