CHANGING HUES

Int. : Albert Jackson (l’artista innamorato), Jean Millar (la ragazza). Prod.: The London Press Exchange. L.: 153 m. 22 f/s. Col. (da un nitrato colorato a mano e a pochoir / from a hand-coloured and stencil-coloured nitrate print).

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

C’eravamo tanto colorati: Changing Hues è un film pubblicitario elaborato in forma narrativa in cui una ragazza che non può permettersi un vestito nuovo tinge quello vecchio con la tintura Twink. Il film inizia con il suo innamorato pittore che la ritrae e le chiede come mai vesta sempre di bianco o di grigio. Lei si guarda allo specchio ed esamina il proprio guardaroba trovando solo vestiti grigi. Uscita a fare acquisti con il fratellino e la sorellina, vede esposti in una vetrina Twink Dye e Sunlight Soap, entrambi prodotti dalla Lever Brothers. Segue le istruzioni e tinge di un rosa acceso un vestito grigio. Le ultime scene la vedono ballare con i bambini sulle note di una vecchia canzone scozzese, Comin’ Thro’ the Rye. Il film è colorato a mano e a pochoir con alcune sezioni variopinte con le cosiddette ‘tinte jazz’, che fluttuavano da un colore all’altro.

Bryony Dixon

 

Copia proveniente da