BEAT THE DEVIL

John Huston

Sog.: dal romanzo omonimo di James Helvick [Claud Cockburn]. Scen.: Truman Capote, John Huston. F.: Oswald Morris. M.: Ralph Kemplen. Scgf.: Wilfred Shingleton. Mus.: Franco Mannino. Int.: Humphrey Bogart (Billy Dannreuther), Jennifer Jones (Gwendolen Chelm), Gina Lollobrigida (Maria Dannreuther), Robert Morley (Peterson), Peter Lorre (Julius O’Hara), Edward Underdown (Harry Chelm), Ivor Barnard (maggiore Jack Ross), Marco Tulli (Ravello), Bernard Lee (ispettore Jack Clayton). Prod.: Santana Pictures, Romulus Films, Rizzoli-Haggiag. DCP. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Bogie in Beat the Devil: “Io devo far quattrini, gli ordini tassativi del medico sono che devo far soldi a palate: altrimenti divento nervoso, svogliato e il mio incarnato ne risente”. Alla sesta performance per l’amico Huston, l’attore – anche co-produttore tramite la propria compagnia Santana Pictures – se la gode a caricaturare i propri detective e gangster idealisti. Dalle testimonianze di coloro che lavorarono sul set – tra essi, Robert Capa (accompagnato dalla fidanzata Ingrid Bergman), inviato dalla Magnum nell’aprile 1953 a fotografare il set, ove perse a poker con Huston e Bogie l’intero onorario –, un clima da baccanale goliardico dominava le riprese a Ravello e dintorni. Scrive il giovane sceneggiatore Truman Capote: “Certe scene venivano scritte lì per lì, sul set, poco prima di girare. Gli attori erano completamente disorientati. Le ultime settimane furono costellate di avventure bizzarre in cui erano immancabilmente coinvolti John Huston e Humphrey Bogart, che quasi mi uccisero con i loro bagordi. Mezzi ubriachi di giorno e ubriachi fradici la notte”. Rievoca Huston: “Una sera facemmo a braccio di ferro. Solo che si trasformò in un incontro di lotta libera, e Truman mise a terra Bogie! Gli inchiodò le spalle al pavimento e lo tenne lì. Si era trasformato in un pitbull”. Jennifer Jones ricorda: “Insistevo sempre per sapere cosa sarebbe successo al mio personaggio: moriva sul colpo, si buttava nell’oceano, si prendeva una botta in testa?”. Spiega Huston: “La regola di Beat the Devil è che tutti sono lievemente assurdi”. Parla Julie Gibson, unit publicist del film: “Truman aveva quel taglio stravagante, i capelli biondi con la frangetta, e allora Peter Lorre un giorno si presentò con i capelli ossigenati, tagliati e pettinati con la frangia proprio come Truman”. Al furfantello interpretato da Lorre, Capote regala battute come questa: “Gli svizzeri lo fabbricano. Gli italiani lo sprecano. I francesi lo mettono da parte. Gli americani lo venerano. Ma il tempo è un truffatore”. E a Ross (Ivor Barnard), il trucido in bombetta, Capote fa esclamare: “Donne! Hitler aveva ragione a tenerle al loro posto”. Ancora Capote, sul suo adattamento del romanzo Beat the Devil, del romanziere e giornalista britannico Claud Cockburn, alias James Helvick, comunista blacklisted: “Invece di un melodramma puro e semplice, pensai che dovesse essere una specie di satira o parodia dei tanti film con Bogart e Sydney Greenstreet”.
Le citazioni provengono dal polifonico capitolo sulla tortuosa genesi di Beat the Devil nel volume Truman Capote: A Literary Life at the Movies, di Tison Pugh, 2014.

Lorenzo Codelli

Copia proveniente da

Restaurato in 4K da Sony Pictures Entertainment in collaborazione con The Film Foundation e il supporto di RT Features e Franco-American Cultural Fund, a partire dal negativo camera 35mm originale e da 35mm fine grain master positive. Restauro dell’immagine realizzato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata. Restauro del suono realizzato da Deluxe Media Audio Services