BALLET MÉCANIQUE

Fernand Léger, Dudley Murphy

F.: Dudley Murphy, Man Ray. Mus.: George Antheil. Int.: Kiki de Montparnasse [Alice Prin], Katherine Murphy, Dudley Murphy, Fernand Léger. Prod.: André Charlot. 35mm. L.: 311 m. D.: 12’ a 24 f/s. Bn e Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Ballet mécanique è un film esemplare nell’ambito dell’espressione cinematografica dei movimenti artistici d’avanguardia europei. Consiste in un’esplorazione dell’immaginario modernista, fatta di primi piani, ripetizioni, oscillazioni, insolite vedute di oggetti e persone in movimento, tutte montate insieme in un ritmo rapido e sincopato. La genesi del film ha coinvolto diverse figure centrali della storia dell’arte e della cultura, ciascuna delle quali ha apportato il proprio contributo concettuale ed estetico.

Negli anni Venti, gli artisti d’avanguardia proponevano una forma di sperimentazione volta alla rottura delle strutture del linguaggio cinematografico. La natura sperimentale di Ballet mécanique si estende anche alla partitura musicale originale di George Antheil. Una copia in nitrato conservata presso l’EYE Filmmuseum (da cui proviene la stampa proiettata) contiene inserti colorati in blu, verde, rosso e giallo. È una delle sole tre superstiti di prima generazione, mentre la maggior parte degli archivi conserva solo duplicati in bianco e nero delle precedenti copie a colori.

Rossella Catanese

Copia proveniente da