ARABESQUE
Sog.: dal romanzo The Cipher (1961) di Alex Gordon. Scen.: Julian Mitchell, Stanley Price, Peter Stone. F.: Christopher Challis. M.: Frederick Wilson. Scgf.: Reece Pemberton. Mus.: Henry Mancini. Int.: Gregory Peck (David Pollock), Sophia Loren (Yasmin Azir), Alan Badel (Beshraavi), Kieron Moore (Yussef), John Merivale (Sloane), Duncan Lamont (Webster), Carl Duering (Jena), George Coulouris (Ragheeb), Ernest Clark (Beauchamp), Harold Kasket (Lufti). Prod.: Stanley Donen per Stanley Donen Enterprises. DCP. D.: 105’. Col.
Scheda Film
Trasferitosi da anni a Londra, Stanley Donen, il maestro del musical anni Cinquanta, dopo il successo di Sciarada (1963) riprova un thriller spionistico pieno di ironia, sempre sulla scia di Intrigo internazionale di Hitchcock. Ma deve sostituire Cary Grant con Gregory Peck il quale, meno versato nella commedia brillante, se la cava con una chiave autoironica piuttosto inedita. Accanto a lui Sophia Loren, nel pieno della sua fase hollywoodiana (l’anno è lo stesso della Contessa di Hong Kong di Chaplin). Protagonista è un professore americano coinvolto in un intrigo che ha al centro un prezioso geroglifico ittita da decifrare; Loren è la donna dell’infido uomo d’affari medio-orientale che brama l’oggetto, e lei stessa non è quel che sembra. La bellezza mediterranea è declinata in un trionfo dell’orientalismo (il personaggio si chiama Yasmin), ma rinforzata da una serie incredibile di mise di Christian Dior: la prima apparizione è in vestaglia di chiffon nero con piume di struzzo (“Non incontro spesso degli americani”, esordisce, e Peck: “Neanch’io veramente incontro spesso della gente vestita così”), la seconda in un abito dorato damascato con cappa colma di gioielli. Anche lei, insomma, fa una divertita parodia della diva internazionale. Il cinema americano (in trasferta) del 1966 gioca deliziosamente con se stesso, non si prende sul serio, tra inquadrature sghembe, battute, colori e arredi pop e la musica di Henry Mancini; ma fa tutto questo con un ritmo e una grazia ancora intatti.