AÏN EL-GHAZEL

Albert Samama Chikly

T. fr.: La Fille de Carthage. T. int.: The Girl from Carthage. Scen.: Haydée Samama Chikly. F.: Albert Samama Chikly. Int.: Haydée Samama Chikli (Aïn El-Ghazel), Si El Haj Djeballi (Bou-Hanifa Caïd), Abdelkassem Ben Taïeb (Bou Saada, il figlio dello Sceicco), Ahmed Dziri (Taleb, il muezzin) · 35mm. L.: 330 m. (frammento, l. orig.: 1800 m). D.: 19’ a 16 f/s. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

In Aïn El-Ghazel, Albert Samama Chikly presenta una ‘cartolina’ della Tunisia, una bella immagine del suo paese che anticipa la futura pubblicità. Film di grande autenticità, Aïn El-Ghazel è stato girato a Cartagine, in particolare a Sidi Bou Saïd e a La Marsa, nelle stanze e nel giardino del castello del Bey (il sovrano della Tunisia), ma il regista non si accontenta di questa lussuosa scenografia, va anche alla ricerca del ‘vero’, ad esempio nelle scene del ‘Koutab’, la scuola coranica – un riferimento religioso all’Islam, alla preghiera, ai santi e alle credenze popolari, come evidente nella figura della veggente ‘la Degaza’. In questo film di finzione si mescolano lo stile arabo e quello ebraico e, a tal proposito, è interessante osservare gli abiti, i gioielli, il trucco (a base di Harkous di colore nero) e i tatuaggi della protagonista Aïn El-Ghazel, che rivelano alcune caratteristiche del costume tradizionale femminile tunisino e di quello prediletto dalla comunità ebraica del tempo. La recitazione di Haydée Chikly, a differenza delle tendenze divistiche degli anni Venti, spesso fortemente ‘stilizzate’, presenta uno “stile che riflette la sua personalità” e la “fresca spontaneità giovanile” di una diciassettenne. La sceneggiatura, scritta dalla stessa Haydée Chikly, anticipa l’ideologia femminista, che in Tunisia prenderà avvio solo qualche anno più tardi. Il film narra infatti la storia drammatica di una giovane che, per evitare un matrimonio combinato imposto dalla famiglia, fugge con il ragazzo che ama, finendo suicida quando lui sarà ucciso. Purtroppo, il finale shakespeariano con la morte dei due innamorati Taleb e Aïn El-Ghazel è andato perduto.

Ouissal Mejri

 

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