A MOVIE TRIP THROUGH FILMLAND

Joseph DeFrenes

F.:; Anim.: Paul M. Felton; Prod.: C.R. Bosworth, DeFrenes & Co. 35mm. L.: 582 m. D.: 24’ a 22 f/s. Bn

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Questo film molto istruttivo e interessante sulla produzione di pellicola cinematografica e sull’impatto dei film a livello globale è stato girato al Kodak Park, nel quartiere generale della Eastman Kodak Company di Rochester, New York. Il film inizia con un incontro di personaggi animati provenienti da tutto il mondo al “Convegno Internazionale dei Fan del Cinema”. Per mantenere l’attenzione di tutti, decidono di “…dirlo con i film”. Il sipario disegnato si apre, e veniamo trasportati nel cuore dell’industria cinematografica, il Kodak Park, dove nel 1921 sono stati prodotti 235.000 chilometri di pellicola, sufficienti a fare il giro del mondo. A Movie Trip Through Filmland guida lo spettatore attraverso ogni fase del processo produttivo, con dati davvero sorprendenti: vengono consumati 1.815.000 chili di cotone grezzo per fare il supporto di nitrocellulosa che diventa la base della pellicola; tre tonnellate di lingotti d’argento puro vengono fusi ogni settimana per creare i sali d’argento per l’emulsione; e servono 45.000.000 litri d’acqua per lavare la pellicola. Il film ci offre la rara opportunità di vedere dall’interno un’industria e un processo di produzione che oggi stanno velocemente cedendo il passo alle nuove tecnologie digitali. Gran parte del processo di produzione che vediamo in A Movie Trip Through Filmland è già scomparso. Nel 2004, Kodak aveva già ridotto notevolmente la sua produzione di pellicole fotografiche in risposta alla crescente domanda di fotografia digitale. Il laboratorio dello Stabile 69 dove è stato curato il restauro di questo film è stato successivamente chiuso.

La George Eastman House ha collaborato con il laboratorio Eastman Kodak di Rochester per il restauro di A Movie Trip Through Filmland. Un ringraziamento speciale va a Mike Champlin, Jim Hart e ai tecnici del laboratorio Kodak per aver contributo al progetto. Per il restauro sono state usate due copie 35mm in diacetato della collezione GEH, entrambe a colori, ma con differenti viraggi e lunghezze diverse.

Caroline Yeager, George Eastman House

 

Copia proveniente da

Restauro realizzato in collaborazione con

Da due positivi diacetato colorati