Charlot, il leggendario personaggio di mio nonno, è stato un simbolo luminoso di speranza in un mondo spesso oscuro. Lo stesso Charlie aveva una vitalità impareggiabile che affascinava persone di ogni estrazione, e ispirò i suoi figli ad abbracciare la passione e la libertà creativa. Attraverso le recenti ricerche di mio padre Michael abbiamo portato alla luce incredibili e poco conosciute radici rom e abbiamo scoperto come questo retaggio abbia influenzato profondamente la formazione di Charlie, dando vita a un albero genealogico ricco di artisti. La storia di Chaplin è stata raccontata molte volte; scrivendo insieme ad Ashim Bhalla, Isaki Lacuesta e Amaia Ramirez ho sentito il bisogno di raccontarla da un punto di vista personale, attraverso gli occhi di mio padre. Indagando nella nostra storia familiare e scavando negli archivi, presentiamo un racconto fatto di famiglia e patrimonio familiare, una celebrazione della tradizione romani che offre al pubblico una nuova prospettiva su Charlie Chaplin, come uomo e come artista. Nonostante abbiano storicamente vissuto ai margini della società, i rom sono liberi in modi per molti di noi inaccessibili. Charlie credeva profondamente nell’idea di essere un uomo senza confini: “Mi considero un cittadino del mondo”. Sento, come mio nonno, che la cultura romani abbia qualcosa da insegnarci sull’arte, la musica e la vita.

Carmen Chaplin