NIPPON SENBOTSU GAKUSEI NO SHUKI: KIKE WADATSUMI NO KOE
Scen.: Kazuo Funahashi. F.: Shinkichi Otsuka. M.: Shintaro Miyamoto. Mus.: Akira Ifukube. Int.: Hajime Izu (Aoji), Yasumi Hara (Kishino), Akitake Kono (Kawanishi), Kinzo Shin (Oki), Haruko Sugimura (madre di Akiyama), Yuriko Hanabusa (madre di Kawanishi), Yoichi Numata (Maki), Soji Kamishiro (Shibayama). Prod.: Mitsuo Makino per Toyoko Eigan. DCP. 108’. Bn.
Scheda Film
Realizzato verso la fine dell’occupazione americana del Giappone (1945-1952), Nippon senbotsu gakusei no shuki: Kike wadatsumi no koe è considerato il primo film giapponese del dopoguerra a mostrare scene di combattimento. Il soggetto è tratto da una raccolta di grande successo di lettere e diari scritti da studenti arruolati e morti in guerra. Oggi poco noto, il regista Hideo Sekigawa (1908-1977) lavorò negli anni Trenta come direttore di produzione alla P.C.L. e debuttò alla regia nel 1944 per la Toho, che aveva raccolto l’eredità della P.C.L., con un documentario sulla Mitsubishi Heavy Industries, all’epoca uno dei principali fornitori della Marina imperiale giapponese. Dopo la guerra, Sekigawa approfittò del clima più libero instauratosi nei primi anni dell’occupazione per esprimere le proprie idee di sinistra. Sullo sfondo delle crescenti tensioni della Guerra fredda, tuttavia, un epocale sciopero alla Toho fu represso con fermezza dall’esercito americano. Sekigawa, come molti registi di sinistra, finì sulla lista nera. Si trasferì alla neonata Toyoko Eiga (in seguito Toei), dove realizzò questo film che si rivelò un grande successo di pubblico e di critica per la giovane casa di produzione. Il film fu elogiato sia per la sua tecnica, sia per i valori che esprimeva. Joseph Anderson e Donald Richie ne ammirarono “l’uso energico del montaggio contrappuntistico”, in cui le sofferenze dei soldati sono accostate a flashback della vita in tempo di pace. Il film non si limita a condannare la disumanità della guerra, ma racconta anche la liberazione spirituale dei giovani, le cui menti erano state ingabbiate dall’educazione militarista. Il film riesce a restituire la tragedia della guerra attraverso esperienze individuali, andando oltre il semplice genere antimilitarista. Il conflitto tra obbligo militare e coscienza individuale qui rappresentato “simbolizza le contraddizioni vissute dall’insieme della società giapponese durante la guerra”, e Nippon senbotsu gakusei no shuki: Kike wadatsumi no koe non si limita a raccontare una pagina di storia ma interroga il presente postbellico. Ci chiede come possiamo esaminare criticamente l’ideologia militarista che abbiamo seguito fino a ieri, e come possiamo costruire nuovi valori che la sostituiscano.
Johan Nordstrom