SYMPHONIE DIAGONALE

Viking Eggeling

35mm. L.: 145 m. D.: 7’ a 18 f/s. Bn

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il 3 maggio 1925 le avanguardie cinematografiche tedesca e france­se si incontrarono a Berlino per una matinée divenuta leggendaria, “Der absolute Film”. Il contingente france­se presentò Ballet mécanique di Léger e Murphy ed Entr’acte di René Clair; la Germania era invece rappresentata da questi quattro film di Viking Egge­ling e Walther Ruttmann. Ritmo, mo­vimento e composizione prevalgono sulla narrazione, esaltati qui da un’ani­mazione non figurativa spesso definita ‘musica ottica’. Realizzato con l’aiuto di Ré Soupault, Symphonie diagonale dà vita ai dipinti astratti ‘cinemorfici’ sviluppati dallo svedese Eggeling in­sieme a Hans Richter, il cui Film ist Rhythmus sarebbe apparso la settimana successiva durante la replica della ma­tinée. Le figure dinamiche di Opus II di Ruttmann potevano essere familia­ri agli spettatori dell’epoca grazie alla sequenza animata del ‘sogno del falco’ nei Nibelunghi (1924) di Fritz Lang, mentre lo sfarfallio di linee di Opus IV tornerà in Berlino – Sinfonia di una grande città (1927) dello stesso Rutt­mann. In tempi più recenti, la ‘pittura con il tempo’ di Ruttmann ha vivaciz­zato i titoli di coda della serie televi­siva Babylon Berlin (2017-), omaggio che probabilmente a Ruttmann non sarebbe dispiaciuto, dato il suo lavo­ro pionieristico con Julius Pinschewer nella creazione di film pubblicitari e il suo costante interesse per il potere psicofisico del movimento ritmico nel cinema.

Joel Westerdale

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