TIME OF THE HEATHEN
Scen.: Calvin Floyd, Peter Kass. F., Scgf.: Ed Emshwiller. M.: Ed Emshwiller, Peter Kass. Mus.: Robert Gray. Int.: John Heffernan (Gaunt), Stewart Heller (Ted), Nathaniel White (Cal), Ethyl Ayler (Marie), Orville Steward (Link), Barry Collins (Jesse), Dan Goulding. Prod.: Calvin Floyd per Emshwiller Project Co. DCP. Bn.
Scheda Film
Protegé di Clifford Odets negli anni Quaranta, Peter Kass era noto soprattutto come regista e attore teatrale di fama mondiale, nonché come insegnante di recitazione per attori quali Olympia Dukakis, Faye Dunaway, Val Kilmer e Maureen Stapleton. A parte una distribuzione molto limitata nel Regno Unito e nel circuito televisivo europeo dell’epoca (e più recentemente la proiezione di una rara copia 35mm alla cineteca finlandese), negli ultimi decenni l’unico lungometraggio di Kass, Time of the Heathen, è stato sostanzialmente ignorato e dimenticato. Per la realizzazione del film Kass collaborò con il celebre artista e regista d’avanguardia Ed Emshwiller, e proprio grazie alle energie spese dal Lightbox Film Center della University of the Arts (Philadelphia) nella programmazione di una retrospettiva su Emshwiller nel 2019, al BFI sono stati riscoperti gli elementi originali di prestampa di Time of Heathen.
La sceneggiatura, scritta da Kass insieme al produttore e regista di origini svedesi Calvin Floyd, è semplice solo in apparenza e ambiziosa, e la bella fotografia in bianco e nero di Emshwiller riesce perfettamente a creare un’atmosfera dal sapore neorealista. Heathen ha come protagonista Gaunt, instabile vagabondo interpretato dall’espressivo caratterista John Heffernan (per lo più affiancato da attori non professionisti). All’inizio del film Gaunt si imbatte nei boschi in un episodio mortale e raccapricciante che mette in moto una serie di eventi e un improbabile legame che esplora cinematograficamente i temi della colpa, del razzismo, delle vittime della guerra e della redenzione. Il finale del film si svolge nel silenzio inquietante e tetro delle sponde di Oyster Bay, New York, ed è accostato a una sequenza allucinatoria a colori altamente sperimentale che rivela il passato di Gaunt e le sue difficoltà emotive.
Questa opera ‘perduta’ di Kass ed Emshwiller vinse il gran premio al Festival cinematografico internazionale di Bergamo nel 1962.
Todd Wiener
Restaurato in 4K da UCLA Film & Television Archive e Lightbox Film Center, University of the Arts presso il laboratorio Illuminate Hollywood, in collaborazione con Corpus Fluxus e Audio Mechanics. Il restauro è stato realizzato a partire dai negativi originali 35mm e dal master originale stereo da un quarto di pollice dell’incisione della colonna sonora di Lejaren Hiller. Con il sostegno di Ron e Suzanne Naples