CAB CALLOWAY’S HI-DE-HO

Fred Waller

Scen.: Milton Hockey, Fred Rath. F.: William O. Steiner. Mus.: Cab Calloway and his Orchestra. Int.: Cab Calloway, Edwin Swayzee, Lammar Wright, Doc Cheatham, Al Morgan, Leroy Maxey, Harry White, Eddie Barefield, Andrew Brown, Arville Harris. Prod.: Paramount Pictures · DCP. Bn

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Cab Calloway è profondamente addormentato su un treno notturno da Chicago quando arriva un telegramma di Irving Mills che gli chiede di cambiare il numero di apertura dell’esibizione prevista per la sera successiva al Cotton Club di New York. Il musicista sveglia la band e ha inizio una jam session in pigiama, con i musicisti che ricreano il suono del treno in movimento. All’arrivo a New York, Calloway raccomanda all’assistente di treno di acquistare una radio perché sua moglie possa “passare il tempo” mentre lui è al lavoro. Quando questi compra la radio che promette di “portare i grandi artisti radiofonici a casa vostra”, con grande sgomento si ritrova in casa un affascinante Cab Calloway in carne e ossa, ma solo quando lui non c’è e la moglie si sente sola! Sovversivo e sensuale, Cab Calloway’s Hi-De-Ho sta una spanna sopra molti cortometraggi musicali degli anni Trenta grazie allo sviluppo della trama e al modo in cui incorpora canzoni di successo, come Minnie the Moocher, piena di riferimenti alle droghe. Omaggio alla radio e alle trasmissioni del Cotton Club che fecero conoscere il jazz dal vivo a tanti americani, il film si muove tra realtà e fantasia, transizione resa più semplice e divertente proprio dal jazz.

Ehsan Khoshbakht

Copia proveniente da

Restaurato digitalmente in 2K nel 2014 presso il laboratorio Modern Videofilm