RENDEZ-VOUS AVEC MAURICE CHEVALIER

Cyril Leuthy

Prod.: Éclectic. DCP. D.: 54’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La figura di Maurice Chevalier è leggendaria: è “l’uomo con la paglietta”. Cantante fantasioso, vedette della rivista, attore, l’impertinente “prediletto delle signore” famoso quanto la torre Eiffel è stato agli occhi del mondo l’incarnazione stessa dello charme parigino.
A cinquant’anni dalla scomparsa, il 1° gennaio 1972, il destino eccezionale che ha portato un ragazzino nato alla fine dell’Ottocento nella Parigi popolare di Ménilmontant fin sul tappeto rosso di Hollywood merita di essere riportato in vita.
È l’obiettivo principale di questo film: ridare sostanza, nobiltà e profondità insospettata a un mito un po’ lontano. Attingendo con entusiasmo a un repertorio di cinquecento titoli, il film compone una partitura ricca e gioiosa: canzoni ancora molto vive – Valentine, Prosper, Dans la vie faut pas s’en faire – ma anche melodie che trascinano lo spettatore nell’atmosfera della Belle Époque, delle grandi riviste e del music-hall degli anni ruggenti o nel clima affascinante dei primi musical di Lubitsch.
Grazie alle sue prolisse Mémoires è lo stesso Maurice a raccontare in parte la sua storia, dagli esordi a soli dodici anni con la grande Mistinguett, passando per le due guerre mondiali. Il film è come il suo eterno sorriso: vivace, giocoso, pieno di colori e di arguzia da cartone animato.
È sui muri di Ménilmontant, con i codici della street art, che Chevalier aggiorna un’eredità ancora attuale: “la mia storia resterà un incoraggiamento per tutti i ragazzini poveri. Dimostra che non devono più farsi paralizzare dal loro complesso d’inferiorità, che possono andare avanti senza paura, che hanno bisogno solo di coraggio, buon senso e buona volontà”.

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