BUÑUEL, UN CINEASTA SURREALISTA
Scen.: Javier Espada. F.: Ignacio Fernando. M.: Carlos Ballonga, Jorge Yetano. Mus.: Alejandro Ramírez Rojas, Luis Eduardo Aute. Int.: Alfonso de Lucas Buñuel, Javier Espada, M. José Moreno. Prod.: Pedro Piñeiro per Tolocha Producciones S.L.. DCP. D.: 83’. Bn e Col
Scheda Film
Sono nato a Calanda, a poche strade dalla casa natale di Luis Buñuel, ‘Don Luis’. Ho sempre vissuto con la sua presenza assente, con la sua voce roca che riempiva molti spazi che necessitavano di determinate risposte, con il suo cinema onnipresente che apriva sentieri e domande non di rado senza un punto d’arrivo e senza una soluzione. […]
Ho avuto la possibilità di ordinare e archiviare i materiali recuperati in cineteche, collezioni e fondi storici, nonché conferire rigore formale a gran parte del lavoro scientifico sull’opera di Buñuel che ho svolto nel corso della mia vita. […] Da tutto il lavoro fatto è emersa innanzitutto la sua continua riesplorazione degli elementi essenziali derivanti dal Surrealismo che formavano buona parte della sua poetica e quindi della sua filmografia, la quale andava indubbiamente oltre le due opere fondamentali, Un Chien andalou e L’Âge d’or. Ciò ha portato all’analisi dell’influenza esercitata su Buñuel non solo da diversi scrittori, ma anche e soprattutto dai grandi maestri della pittura, da alcune figure di spicco del Rinascimento, passando per Goya, fino ai pittori surrealisti, René Magritte su tutti. […] Buñuel partì sempre dall’autocritica, dalla contraddizione, dal suo inestimabile senso dell’umorismo e dalla lodevolissima accessibilità dei suoi intrecci, sempre alla portata dello spettatore. Questo trasformò gran parte dei suoi film in un cinema tanto esigente quanto ‘adatto a ogni tipo di pubblico’, il tutto senza mai rinunciare a un discorso personalissimo e fortemente critico, ricco di riflessione e di profondità intellettuale.
Non potevo che catturare tutti questi elementi a mia disposizione nello stesso modo e con lo stesso mezzo espressivo, il cinema, ma – in onore del nostro autore e della sua opera – dando al documentario un’impronta singolare e identificabile. Senza rinunciare al particolare senso dell’umorismo e alla raffinatezza di Buñuel, ho voluto fare di questo lavoro un amalgama che traduce il nostro autore componendo la sua opera con metodo ‘surrealista’.
Javier Espada