ANNA-LIISA

Teuvo Puro, Jussi Snellman

Sog: dalla pièce omonima (1895) di Minna Canth. Scen.: Jussi Snellman. F.: Kurt Jäger, A.J. Tenhovaara. M.: Kurt Jäger, Teuvo Puro. Scgf.: Karl Fager. Int.: Helmi Lindelöf (Anna-Liisa), Greta Waahtera (sua sorella), Hemmo Kallio (suo padre), Meri Roini (sua madre), Emil Autere (Johannes), Mimmi Lähteenoja (Husso), Einari Rinne (Mikko), Axel Ahlberg (prevosto). Prod.: Erkki Karu per Suomi-Filmi. DCP. Col. (da una copia nitrato imbibita / from a tinted nitrate).

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Minna Canth (1844-97) è ampiamente riconosciuta come la prima importante scrittrice finlandese. Promosse i diritti delle donne e il femminismo e inserì le questioni sociali nei suoi scritti e discorsi. L’opera teatrale Anna-Liisa, scritta negli ultimi anni di vita, unisce due dei suoi temi principali: ambientazione rurale e questioni sociali. Anna-Liisa, figlia di un agricoltore, sta per sposare Johannes. Tutto sembra andare bene finché una vecchia del posto, Husso, non ricorda alla ragazza il suo passato. Anna-Liisa ha dato segretamente alla luce un bambino e l’ha ucciso. Il padre era il figlio di Husso, Mikko, ex bracciante che ha fatto i soldi con il trasporto del legname ed è tornato a reclamare ciò che gli spetta: Anna-Liisa. Canth trasforma quello che poteva essere un melodramma strappalacrime in una testimonianza sociale. Il suo realismo colpì il pubblico dell’epoca ma appare anche ultra-melodrammatico nella contrapposizione netta tra classi sociali, generi, giusto e sbagliato. Queste contrapposizioni furono ulteriormente semplificate ed esasperate nel film, dato che non si potevano usare i dialoghi di Canth, più ricchi di sfumature. Primo lungometraggio prodotto dalla Suomi-Filmi, Anna-Liisa si rivela all’altezza di opere coeve di Sjöström e Stiller nel suo impiego del linguaggio cinematografico. Teuvo Puro utilizza con disinvoltura flashback, sequenze oniriche, intrecci paralleli. La natura è protagonista e riflette l’atmosfera del film, come nella scena di seduzione iniziale, o il tormento interiore della protagonista, come quando Anna-Liisa crolla a terra sotto la presenza incombente degli alberi. Il destino di Anna-Liisa era dettato dal rigido codice morale della società rurale patriarcale del tardo Ottocento, in cui alle donne non erano consentiti passi falsi prima del matrimonio o al di fuori di esso. La pressione sociale era così forte che una donna avrebbe commesso un infanticidio pur di non rivelare il suo errore. Nel caso di Anna-Liisa questa morale culmina nell’autocondanna, che il melodramma esalta con fervore sadomasochista.

Mikko Kuutti

 

Copia proveniente da

Restaurato da KAVI