ALMA REVILLE, MEGLIO NOTA COME MRS HITCHCOCK
Alma Reville non si limitò a esercitare un’influenza rilevante e ampiamente riconosciuta sull’opera del marito Alfred Hitchcock, ma coltivò una sua propria carriera cinematografica, prima e dopo il matrimonio celebrato nel 1926. Iniziò come assistente al montaggio e segretaria di edizione e, all’inizio degli anni Venti, quando incontrò il suo futuro marito nello studio cinematografico Famous Players Lasky di Islington, aveva una maggiore esperienza professionale rispetto a lui. Alma fu aiuto regista in The Pleasure Garden, il primo lungometraggio di Hitchcock, e durante il viaggio in nave che li riportava a casa dalla Germania il regista le chiese di sposarlo. Alma collaborò a quasi tutti i film del marito, talora accreditata talora in maniera più informale: si sa che trascorrevano le serate, allietate dall’eccellente cucina di lei, a discutere le riprese giornaliere e ad affinare il lavoro. Alma aveva un talento particolare per la continuity, il montaggio e la struttura narrativa, qualità evidenti tanto nei film a cui lavorò con il marito, come Murder! (1930), quanto in quelli che scrisse per altri registi, quali The Constant Nymph (1928), The First Born (1928) e After the Verdict (1929). La scrittura e la struttura di questi film, e soprattutto l’attenzione di Alma per i dettagli, erano sempre impeccabili e furono a volte esplicitamente elogiate. Un articolo apparso su “Picturegoer” intitolato Alma in Wonderland riassumeva la sua “passata carriera” per spiegare “come ella sia giunta oggi a occupare una posizione unica nella cinematografia europea”, descrivendola come una donna in carriera che aveva lavorato nel cinema dall’età di sedici anni, diventando addetta al montaggio prima dei vent’anni e aiuto regista a venticinque. L’articolo si concludeva con una notazione frivola, osservando che la signorina Reville “possiede ma non indossa mai” occhiali con la montatura di corno (suggerendo che fosse intelligente, ma anche abbastanza intelligente da non darlo a vedere) ed era troppo indaffarata per sposarsi. Le cose sarebbero presto cambiate: è anzi probabile che al momento dell’articolo Alma fosse già fidanzata. Ma il matrimonio e la maternità non frenarono l’attività della formidabile signora Hitchcock, che con la sua lucidità e la sua profonda comprensione del cinema portò beneficio non solo all’opera del marito ma a tutti i film ai quali lavorò.
(Bryony Dixon)
Programma a cura di Bryony Dixon