DEN MUSO

Souleymane Cissé

Scen.: Abdoulaye Sidibé, Cheik Hamala Keita, Souleymane Cissé, Marc. F.: Mariselen Jara. M.: Andrée Davanture. Scgf: Lamine Dolo. Mus.: Wandé Kuyaté. Int.: Dounamba Dany Coulibaly, Gogo Danba, Fanta Diabate, Omou Diarra, Yaya Jakite, Adulayi Jara, Balla Moussa Keita. Prod.: Souleymane Cissé per Cissé Films. DCP. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Den Muso è il primo lungometraggio di un grande cineasta. L’eterna storia della giovane violentata, messa incinta e abbandonata è d’una tristezza straziante, e il film svela meccanismi sociali – e religiosi – così inestricabili che il peggio è sempre assicurato. Su questa dichiarata trama da melodramma classico Cissé mostra con precisione documentaria un Mali che si sta urbanizzando a tutta velocità e il crescente divario tra la grande borghesia delle ville, la gioventù delle strade di Bamako e le viuzze terrose del paese di un tempo. La sordomuta immolata da un cretino ambizioso rappresenta ovviamente il silenzio imposto alle don- ne e il peso schiacciante del patriarcato. Il potere dell’epoca non ci casca: Cissé verrà spedito in carcere e il film sarà totalmente vietato per tre anni. Ma Den Muso è il punto d’innesco di un genere particolare, e in esso Cissé si afferma già come il grande sensista che il mondo scoprirà con Finyé (Il vento), seguito da Yeelen e Waati. Perfino in un contesto più vicino al ‘rape and revenge’ che alle scene erotiche di Finyé, con la sua indimenticabile coppia di studenti nudi, Cissé non può fare a meno di esaltare la bellezza del corpo femminile e si afferma già come cineasta capace di isolare un dettaglio che rivela l’insieme, di inventare un gesto che contiene un mondo intero. Film aspro e disperato, nel quale niente è meno certo del minimo miglioramento, Den Muso segna anche il primo affiorare di una scrittura cinematografica assolutamente singolare, che all’asciuttezza della constatazione sociale unisce l’ode all’infinita bellezza del mondo. 

Frédéric Bonnaud

Copia proveniente da

Restaurato nel 2020 da Souleymane Cissé e Cinémathèque française in collaborazione con Cinémathèque Afrique e Institut français presso il laboratorio Hiventy, con il sostegno di Pathé