GIGI

Vincente Minnelli

Sog.: dal romanzo omonimo (1944) di Colette. Scen.: Alan Jay Lerner. F.: Joseph Ruttenberg. M.: Adrienne Fazan. Scgf.: Cecil Beaton, William A. Horning, Preston Ames. Mus.: Frederick Loewe, Lela Simone. Int.: Leslie Caron (Gigi Alvarez), Maurice Chevalier (Honoré Lachaille), Louis Jourdan (Gaston Lachaille), Hermione Gingold (Madame Alvarez), Eva Gabor (Liane d’Exelmans), Jacques Bergerac (Sandomir), Isabel Jeans (zia Alicia), John Abbott (Manuel), Edwin Jerome (Charles), Lydia Stevens (Simone). Prod.: Arthur Freed per MGM Corp., Arthur Freed Productions, Inc.. 35mm. D.: 115’. Technicolor.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

“Quasi ogni albero pare dire ‘Guarda me!’”. L’anziano boulevardier Maurice Chevalier fa bene ad attirare l’attenzione del petulante Louis Jourdan sugli splendori di Parigi nella canzone It’s a Bore!. Gigi, l’effervescente musical del 1958 realizzato da Vincente Minnelli, ultimo grande gesto di Arthur Freed e della sua squadra, è una sfarzosa parata oltre che una rivisitazione del romanzo breve di Colette. Gigi batté tutti i record vincendo ben nove Oscar (compresi quelli per il miglior film e la regia), tre dei quali premiarono il lato squisitamente estetico del film: la scenografia, la fotografia a colori e i costumi. I vivaci colori gioiello degli interni parigini furono amorevolmente ricreati a Los Angeles da Preston Ames e dalla sua equipe, ma l’assolato Bois de Boulogne interpreta se stesso insieme agli altri esterni cittadini usati nel film, che fu fotografato da Joseph Ruttenberg con il procedimento Metrocolor della MGM. I caleidoscopici costumi di Cecil Beaton sono tra i suoi lavori migliori, come l’abito bianco decorato con uccelli esotici indossato da Leslie Caron nel ruolo della protagonista.
Le canzoni, scritte da Lerner e Loewe e arrangiate da André Previn, sono l’equivalente acustico dell’elegante spettacolo, dal vivace duetto I Remember It Well (ripreso da una vecchia canzone che Lerner aveva scritto con Kurt Weill) alla baldoria di The Night They Invented Champagne e al celebre peana di Chevalier alle fanciulle che “grazie al Cielo crescono nel modo più incantevole”. La canzone Gigi vinse uno degli Oscar, e fu premiata anche la colonna sonora di Previn. Oltre che bello Gigi è anche divertente, grazie al brillante testo di Colette e ad alcune godibili interpretazioni. Il ruolo di Chevalier fu scritto su misura per lui. Jourdan sostituì all’ultimo momento Dirk Bogarde e Caron ebbe il ruolo che avrebbe dovuto essere di Audrey Hepburn, anche se entrambi gli attori appaiono oggi ottime scelte. Ma sono le due donne più anziane, Isabel Jeans nel ruolo di zia Alicia e soprattutto Hermione Gingold in quello di Madame Alvarez, a offrire gli intermezzi più vivaci e colettiani. Grazie al cielo…

Pamela Hutchinson

Copia proveniente da

per concessione di Park Circus e Warner.
Copia originale 35mm Technicolor.