EN CAS DE MALHEUR
Sog.: dal romanzo omonimo (1956) di Georges Simenon. Scen.: Jean Aurenche, Pierre Bost. F.: Jacques Natteau. M.: Madeleine Gug. Scgf.: Max Douy. Mus.: René Cloërec. Int.: Jean Gabin (avvocato André Gobillot), Brigitte Bardot (Yvette Maudet), Edwige Feuillère (Viviane Gobillot), Nicole Berger (Janine), Franco Interlenghi (Mazetti), Madeleine Barbulée (Bordenave), Julien Bertheau (il commissario), Jacques Clancy (Duret), Annick Allières (Noémie), Gabrielle Fontan (signora Langlois). Prod.: Raoul Lévy, Ray Ventura per UCIL – Union Cinématographique Lyonnaise, Iéna Productions, CEI-Incom. 35mm. D.: 121’. Bn.
Scheda Film
La bella Yvette Maudet, ventiduenne prostituta occasionale, deruba e tramortisce la moglie di un gioielliere parigino. Affermato avvocato di mezz’età, André Gobillot accetta di difenderla. Se ne innamora. Fa di tutto e di più per farla scagionare.
In questo film il regista Claude Autant-Lara e Jean Aurenche e Pierre Bost, suoi sceneggiatori e dialoghisti prediletti, proseguono l’opera di denuncia delle ipocrisie borghesi iniziata negli anni Quaranta.
Film più, film meno, questo è il ventesimo di Brigitte Bardot, che è diventata una star due anni prima con Piace a troppi. Qui però il contesto è diverso. Lo dice la stessa Brigitte Bardot: “Ero terrorizzata all’idea di girare con Edwige Feuillère e Jean Gabin… Era la prima volta in vita mia che avevo un ruolo importante in un film serio”. I rapporti tra Gabin e Bardot furono però buoni. Nel 1996 l’attrice scriverà in Initiales B.B., la sua autobiografia: “Grazie, Gabin! Sotto quei modi ruvidi lei aveva una sensibilità immensa, e grazie a lei mi sono sentita molto a mio agio in En cas de malheur”. Sullo schermo seppe effettivamente convincere. Nella vita, durante le riprese, andò altrimenti: tentò il suicidio per amore.
Gabin, che all’epoca conduceva una vita perbene nelle campagne della Normandia, fu invece scandalizzato dal film e dal suo personaggio. Gobillot, cinquantenne sofisticato alle prese con la crisi di mezz’età, era molto lontano dall’immagine che voleva dare di sé al pubblico e ai suoi tre figli.
Edouard Waintrop